martedì 20 giugno 2017

Ritenzione idrica addio con le albicocche

Le albicocche, oltre a essere buonissime, aiutano a eliminare la ritenzione idrica: questi frutti sono conosciuti da sempre per contrastare ristagni e gonfiori, in quanto fonte ricchissima di potassio, il sale minerale drenante per eccellenza. Senza contare il contenuto di betacarotene, usato dall’organismo per la produzione di vitamina A, che alza la barriera protettiva della pelle nei confronti dei raggi solari e migliora il metabolismo dei tessuti. 


Albicocche, grande fonte di potassio

Tre albicocche apportano il 10% del fabbisogno quotidiano di potassio, minerale superdrenante, antagonista del sodio, che libera i tessuti dai liquidi in eccesso e quindi combatte la ritenzione idrica. Le albicocche contengono poi vitamina C, che assicura la protezione del microcircolo, e ferro antianemico. Anche grazie a queste sostanze, le albicocche eliminano la ritenzione idrica e rendono bella la pelle. Due etti di albicocche forniscono ben 700 mg di betacarotene soddisfacendo il bisogno di un adulto. 

La albicocche placano anche la fame nervosa

Consumare albicocche fuori pasto aiuta a tenere sotto controllo l’appetito di dolci grazie alla presenza del magnesio, un minerale calmante e alle fibre solubili altamente sazianti. Le albicocche hanno poi solo 28 kcal per 100 g; l’ideale nel mese della remise en forme. Composta per l’86% da acqua, povera di calorie e altamente saziante, l’albicocca costituisce la risposta migliore alla fame estiva di metà mattina e metà pomeriggio e soddisfa le esigenze di idratazione e depurazione dei tessuti che aumentano d’estate a causa del caldo e dell’esposizione solare. Le albicocche sono nutrienti, sazianti e digeribili. Inoltre forniscono una sensazione di pienezza gastrica che soddisfa il palato.

METALLI, AL POSTO DI DIAMANTI, COME MIGLIORI AMICI DELLE DONNE IN MENOPAUSA

Se “i diamanti sono i migliori amici delle ragazze”, secondo la canzone cantata dalla splendida Marilyn Monroe, allora i metalli, utilizzati in oligoterapia, sono tra i migliori alleati per le donne, che affrontano il delicato momento della menopausa                                                                                                              La menopausa in oligoterapia viene affrontata ripristinando una serie di sostanze che svolgono importantissime funzioni nell'organismo e che sostengono su vari aspetti questo particolare evento della vita delle donne Il termine menopausa deriva dal greco "μήν μηνός" (mese) e "παὒσις" (cessazione) e corrisponde ad un periodo fisiologico in cui termina il ciclo mestruale e con esso l'età fertile. In questa fase cruciale per la vita di una donna, le ovaie non producono più follicoli ed estrogeni (ormoni femminili principali). Tale condizione provoca alcuni mutamenti che riguardano gli aspetti trofici, metabolici, sessuali e psicologici, e la manifestazione di disturbi (sintomi) che variano a seconda della persona e possono essere più o meno marcati: disturbi dell’umore, disturbi del sonno e depressione al livello psicologico, osteoporosi, vampate e malattie cardiovascolari al livello fisico.

Attualmente esistono due tendenze sull'uso dell’oligoeterapia: quella catalitica e quella nutrizionale (o degli integratori). La maggior parte dei rimedi utilizzati in oligoterapia catalitica sono metalli e metalloidi presenti in natura, e in piccole dosi anche nel corpo umano, indispensabili a un buon funzionamento del nostro organismo e la cui carenza induce alterazioni fisiologiche e strutturali anche gravi. Gli oligoelementi, definiti anche elementi in tracce, rappresentano dei catalizzatori biologici (cioè dei regolatori) che agiscono prevalentemente come sostanze capaci di accelerare le reazioni chimiche che avvengono nel nostro organismo. Più precisamente i biocatalizzatori svolgono anche un’azione di filtro, permettendo l’accelerazione solo di quelle reazioni chimiche utili alla vita dell’organismo.

Menopausa e oligoterapia catalitica

I rimedi catalizzatori utilizzati dalla oligoterapia per la menopausa sono:
Zinco-rame come regolatore del sistema endocrino. Si utilizza nel trattamento delle alterazioni della crescita e disturbi ormonali come le cosiddette turbe della menopausa.

 La posologia media abituale è di 1 somministrazione al dì o 3 volte alla settimana, per almeno 3 mesi iniziali.
Rame-oro-argento: è il rimedio per la mancanza di vitalità e capacità di adattamento dell´organismo (convalescenza, esiti di trauma recente o remoto, dopo un intervento chirurgico, processi infiammatori e infettivi a ripetizione e a lenta risoluzione, compromissione dello stato generale, depressione). Viene impiegato efficacemente nel trattamento delle sindromi depressive associate alla menopausa caratterizzate da un atteggiamento generale di rinuncia e tendenza all´isolamento e alla depressione e in cui la stanchezza generale non migliora con il riposo.

 La posologia è una dose al dì o a giorni alterni, per un periodo di 1-2 settimana nella convalescenza e fino a 3 mesi nel trattamento della depressione.

Menopausa e oligoterapia nutrizionale

I minerali e le vitamine impiegate per la menopausa dall’oligoterapia nutrizionale sono rivolti all’integrazione di quelle sostanze che potrebbero assumersi anche dalla dieta, ma che spesso un’alimentazione povera e scorretta e uno stile di vita inadeguato portano inevitabilmente alla loro carenza.
Magnesio: il magnesio è utilizzato per le numerose proprietà terapeutiche: rilassa il sistema nervoso; agisce come antidepressivocura le patologie cardiovascolari; migliora la rigenerazione cellulare; aumenta l'elasticità dei tessuti ed elimina le calcificazioni dannose dei tessuti molli e delle articolazioni. Questo prezioso minerale tra le tante funzioni esercitate, stimola la produzione di serotonina, un’endorfina che agisce su recettori specifici del cervello, svolgendo azione analgesica, antidepressiva e stabilizzante del tono dell'umore. Infatti una sua carenza produce depressione nervosismo, ansia, tic nervosi e insonnia. In menopausa, a causa degli squilibri ormonali, si sono riscontrati notevoli abbassamenti dei livelli di magnesio, con conseguente stato depressivosenso di inadeguatezza e irritabilità.-                                                                                     Calcio: Il calcio è indispensabile alla crescita e alla salute di ossa e denti, poiché ne assicura la densità e l’elasticità. Combatte l’osteoporosi e la decalcificazione che possono manifestarsi in seguito alla menopausa. Il calcio stimola il metabolismo cellulare, l’assimilazione delle sostanze nutritive e la produzione di energia. 
Fondamentale per l’equilibrio del sistema nervoso, questo prezioso minerale abbassa il colesterolo, stabilizza il ritmo cardiaco e regolarizza la coagulazione e il PH del sangue. Inoltre al livello dell’umore, riequilibra le emozioni, mitiga l’angoscia e l’aggressività, infonde fiducia in se stessi e aiuta a superare la paura, che può provare una donna quando perde la fertilità e inizia a invecchiare.

giovedì 8 giugno 2017

SPINA CALCANEARE: SINTOMI E RIMEDI NATURALI

La spina calcaneare consiste in una formazione ossea detta anche "sperone". Essa si genera a seguito di traumi e infiammazioni. Esistono rimedi naturali in grado di prevenirla e di alleviare il dolore associato

Spina calcaneare: sintomi

La spina calcaneare è una formazione ossea sul calcagno, solitamente associata a dolore sia a riposo che dopo aver camminato o aver caricato gli arti inferiori.
Le cause della formazione della spina calcaneare sono da ricercare in una infiammazione del tendine di Achille o della muscolatura della pianta del piede, detta fascite plantare.
Queste due cause determinano l'infiammazione che genera la formazione ossea detta sperona o spina calcaneare, formazione ossea che può presentarsi sulla parte inferiore del calcagno o posteriormente ad esso.

La fascite plantare e l'infiammazione dal tendine di Achille possono verificarsi nei seguenti casi:
Sollecitazione ripetuta e traumatica del piede, come può accadere a chi pratica la corsa a livello agonistico o anche dilettantistico ma senza le adeguate conoscenze della meccanica della corsa e senza adeguato allenamento;
Calzature non idonee sia durante l'allenamento alla corsa o anche durante la normale routine quotidiana: scarpe troppo alte o troppo basse, con plantari non adatti alla eventuale pronazione o supinazione del piede, tacchi, scarpe troppo strette;
Stiramenti e lesioni di varia natura alla muscolatura del piede;
Problemi posturali e di deambulazione, mal di schiena e problemi alle ginocchia o, in generale, agli arti inferiori;
Peso e debolezza muscolare;
Malattie infiammatorie a carico delle ossa, quali artrosi.
Il sintomo principale è la presenza di dolore sia a riposo che durante la deambulazione.

A volte può associarsi anche gonfiore ed edema, quando è compresente una fascite plantare o una tallonite in fase acuta.ociato.La spina calcaneare è diagnosticabile solo tramite una radiografia che ne accerti la presenza.

Spina calcaneare: rimedi naturali

La spina calcaneare, essendo una formazione ossea, è asportabile solo chirurgicamente.
Ma molti rimedi permettono di prevenirla, agendo sulle infiammazioni che la generano, e alleviano il dolore quando si presenta.
> Il principale rimedio è il riposo: la spina calcaneare è il risultato della formazione ossea attraverso il tempo.
La sua formazione non è improvvisa e priva di campanelli d'allarme: quando infatti si ignorano segnali dolorosi legati a tallonite, infiammazione della fascia plantare e del tendine di Achille, per lungo tempo, l'infiammazione stessa porta alla formazione ossea dello sperone.
> Per ridurre l'infiammazione è poi opportuno fare bagni di argilla al piede: in una bacinella di acqua tiepida si sciolgono due bicchieri di argilla verde ventilata.
Si immerge il piede e si mantiene fino a quando l'acqua diventa fredda.
Nel casi di dolore particolarmente acuto e gonfiore vanno bene anche gli impacchi di argilla: si forma un impacco con acqua e argilla, lo si ricopre con un panno di cotone pulito e bagnato con acqua argillosa, e si applica sulla parte del piede dolorante.
Si mantiene finché non si secca e almeno per 30 minuti.
Per disinfiammare la zona dolorante si può utilizzare anche una crema naturale a base di arnica montana: permette di rilassare la muscolatura ed è un naturale antidolorifico.
E' inoltre importante mobilizzare l'articolazione della caviglia e del piede, per evitare che le  contratture muscolari derivanti dal dolore acuiscano la situazione infiammatoria.
Le ossa del piede, per quanto saldate quelle del calcagno e apparentemente poco mobili, presentano invece articolazioni la cui mobilità può permettere di prevenire e curare i sintomi dovuti alla spina calcaneare.
> Anche lo stretching dei muscoli del polpaccio e della pianta del piede sono utili rimedi e utile prevenzione.
> I massaggi plantari decontraggono il piede dolorante e, migliorando la circolazione, evitano la precipitazione dei sali che determinano la formazione ossea.
> Si può infine agire contro i dolori causati dalla spina calcaneare assumendo con l'alimentazionesostanze antinfiammatorie: le principali sono la curcuma, il ribes nigrum, e antinfiammatori naturali .