mercoledì 30 agosto 2017

Crema di calendula, per pelli disidratate e irritate

La calendula (Calendula officinalis) è uno dei migliori alleati della pelle, e una delle più usate per la fabbricazione di prodotti di cosmesi naturale. Contiene saponine e polisaccaridi, sostanze in grado di trattenere grandi quantità d’acqua e che rendono la crema di calendula altamente idratante e particolarmente utile per chi ha la pelle seccadisidratata o molto delicata, oltre ad essere un ottimo doposole.
Un’altra virtù della crema di calendula è che sono antinfiammatoriecicatrizzanti e rigeneratrici, motivo per cui aiutano a ridurre le smagliature, le cicatrici causate da una ferita o da un intervento chirurgico e, ovviamente, a rigenerare rapidamente la pelle dopo l’esposizione al sole, soprattutto se ci siamo scottati un po’. Ma i maggiori benefici della calendula si ottengono in caso di irritazione cutanearossori o
squamature.

Arnica, ottima per lividi e piccoli ematomi

L’arnica (Arnica montana) è una delle piante più usate in caso di lividi e slogature. Basta applicare un po’ di crema sulla zona interessata e massaggiare leggermente fino a far assorbire la crema. L’arnica possiede una sostanza chiamata elenalina, con proprietà antinfiammatorie e calmanti e che è ottima per alleviare il dolore.
L’elenalina, oltre a calmare il doloreriduce anche gli ematomi. Se abbiamo ricevuto un colpo che produce un ematoma, l’elenanina fa in modo che si riassorba il sangue fuoriuscito dalla rottura dei capillari, insieme ai residui biologici e necrotici causati dal colpo (sangue coagulato, ecc.). In questo modo non solo riduciamo i lividi, ma aiutiamo anche a rigenerare i tessuti (effetto cicatrizzante), facilitiamo il ristabilimento della normale circolazione sanguigna e riduciamo il dolore.

venerdì 25 agosto 2017

Con l'echinacea rinforzi le difese immunitarie

È importante agire d'anticipo

' echinacea è un antibiotico naturale: stimola la reattività delle difese naturali, ci rende più forti e resistenti in caso di contagio e, soprattutto in estate, fa diminuire il rischio di infezioni se, per esempio, dovesse capitare di immergersi in acque non proprio pulite. Ecco perché è davvero importante giocare d’anticipo, assumendone gli estratti come trattamento preventivo, a partire da due settimane prima di partire in vacanza. Gli estratti di echinacea sono utili anche se sono già comparsi fastidi e dolori all’orecchio e mal di gola, perché la pianta ha un notevole effetto antibatterico, tanto che prima della scoperta della penicillina era uno dei pochi rimedi efficaci contro le infezioni e le setticemie. Quando l’otite è passata, poi, una cura da una settimana a base di echinaceaaiuterà a evitare le ricadute.

L'echinacea stimola le difese naturali

L’ echinacea è una pianta erbacea perenne, originaria dell’America settentrionale, molto usata dalle popolazioni indigene come rimedio terapeutico. Nelle radici e nei fiori, simili a grosse margherite rosa, sono concentrati i principi attivi, tra cui soprattutto l’echinaceina, un derivato dell’acido caffeico, che stimola il sistema immunitario e svolge anche un’azione antibatterica, fungicida e antivirale. Grazie alla significativa concentrazione di flavonoidi, poi, la pianta è anche un ottimo antinfiammatorio ad ampio spettro. L' echinacea rinforza le difese immunitarie e costruisce uno scudo contro i batteri che, anche d'estate, infettano orecchie, bronchi, naso e gola, che si possono infiammare ancora più facilmente in questo periodo per via degli sbalzi di temperatura.

mercoledì 9 agosto 2017

Quest'estate siamo aperti per ferie!!!!                                                                                              Goditi l'estate con relax e parti serena per le ferie..                                                                        Ti manca un prodotto...                                Oppure un curativo                                             Ecco!                                                                       Noi ci siamo!!!                                                                   E se vuoi farti un regalo in tutto relax approfitta per prenotare un trattamento rilassante e...non solo di riflessologia plantare...Approfittane...chiama per prenotare al 3494406497





 

Intollerante al nichel!!

Il nichel è un metallo che spesso provoca allergie e che si trova in moltissimi cibi

 Nichel  una delle allergie più diffuse: il nichel è un metallo color argento presente praticamente ovunque, non solo nella crosta terrestre, nel ’aria e nell'acqua, ma anche in molti oggetti di uso quotidiano, come bottoni, cinturini, bigiotteria, monete e così via, e in moltissimi cibi.               Circa il 10% della popolazione, soprattutto le donne, sviluppa una sensibilità a questo metallo, che si evidenzia con eczemi pruriginosi nella zona del contatto.             Una piccola parte delle persone sensibilizzate, però, sviluppa anche sintomi tra cui gonfiore e dolori a stomaco e addome, dispepsia e malessere: questi fanno presupporre la cosiddetta Sindrome sistemica da nichel (SNAS). Per quanto riguarda la dicitura nichel free, in realtà non esiste una vera e propria certificazione rilasciata da enti esterni, ma solo autocertificazioni di singoli produttori. Eliminare completamente il nichel dai cibi e dai prodotti in genere è impossibile perché c’è sempre una possibilità concreta di una contaminazione.

Per avere una diagnosi definitiva di allergia al nichel, il medico fa seguire una dieta il più possibile priva di questo metallo per un mese. Se i sintomi hanno una remissione, si sottopone la persona a uno scatenamento con nichel: in caso di ricomparsa della sintomatologia, il quesito diagnostico viene confermato. La tolleranza è spesso soggettiva: ci sono persone che non manifestano particolari problemi con alimenti come il pomodoro (uno dei più problematici), ma ne hanno per esempio con le pere che, in alcuni elenchi, sono consentite. Nel caso in cui l’allergia al nichel comprometta la qualità della vita, il medico può decidere di effettuare un trattamento iposensibilizzante praticato per via orale: questo metodo può facilitare un graduale ritorno a introdurre nella dieta alimenti contenenti nichel, ma va anche detto che, purtroppo, non sempre questa soluzione ha esiti positivi definitivi.

LA DIETA CONSIGLIATA:

Se viene diagnosticata la SNAS, bisogna cercare di seguire una dieta opportuna, con alimenti contenenti poco nichel. Gli elenchi dei cibi permessi sono variabili e le motivazioni sono duplici: una riguarda sia limiti di tolleranza non sempre concordi, sia alimenti che, nel tempo, sono stati aggiunti grazie ad analisi più approfondite                                                                                                                                                                         .L’altra dipende dal fatto che la quantità di nichel varia in base a molti fattori, tra cui la composizione del terreno, l’acqua con cui viene irrigato, i concimi, le zone di coltivazione, l’aria, le stagioni di raccolta ma anche il tipo di foraggio dato agli animali da cui ricavare latte e derivati. 

I cibi con nichel da evitare

- Tutti i cibi in scatola 
- Verdure e ortaggi: pomodori (soprattutto il concentrato), asparagi, funghi, cipolle, porri, spinaci, pomodori, patate (soprattutto se bollite con la buccia), tutti i legumi (tra cui lenticchie, piselli, fagioli, ceci, soia), lattuga, carote, cavoli, broccoli, catalogna, zucca, carciofi , cicoria, rape, crescione, sedano, cavoli, cavolfiore, fagiolini, spinaci, mais.
- Farine e pane: farina integrale, farina di mais, avena, crusca, grano saraceno, miglio. Pane speciale, integrale, con semi e farine particolari. 
- Frutta: pere, prugne, prugne secche, uva, uva passa, fichi , albicocche, kiwi, ananas, mele lamponi, mele, avocado. 
- Frutta secca e semi (praticamente tutti): noci, nocciole, mandorle, arachidi, pistacchi, sesamo, e così via.
-Cacao, cioccolato e liquirizia. 
- Margarina e grassi idrogenati. 
- Lievito chimico, tisane, decotti di radici, integratori. 
- Aringhe, ostriche, sgombri, salmone, gamberi, scampi, mitili, merluzzo, pesce azzurro. 
- Tè (specie quello verde), marzapane, birra.

Lo so non disperare a tutto c'è rimedio ti aspettiamo......

sabato 5 agosto 2017

ESERCIZI DI STRETCHING DEI MERIDIANI

Come si esegue lo stretching dei meridiani? Quali sono i benefici e qual è l'origine di questo semplice e potentissimo strumento di allungamento unito alla respirazione

La respirazione e l'allungamento 

Allungarsi come gatti è una pratica fisica e spirituale. Non dovreste negarvela mai. Non solo per l'effetto immediato e affatto trascurabile del "sentirsi vivi", ma per quello che accade di preciso quando andiamo ad allungare un muscolo.
Nell'allungamento si va a controbilanciare l’azione di tonificazione prodotta dalla contrazione, si crea una situazione di protezione per tessuto muscolare e connettivo. L'allungamento passa per meccanismi di "controllo" che sono gli organi del Golgi e i fusi neuromuscolari, situati direttamente nelle fibre nervose dei muscoli striati, quelli volontari.
Gli esercizi di allungamento andrebbero sempre abbinati consapevolmente con gli atti respiratori: in linea di massima, si inspira durante la fase di allungamento ed si espira quando il muscolo è sotto stretching. Combinando la respirazione, il corpo si rilassa, aumenta il flusso sanguigno e si elimina l'acido lattico e altre scorie che l'eventuale esercizio fisico precedente ha prodotto. 
Yogini e yogi lo sanno bene, ma anche tutti i sinceri praticanti di molte arti marziali. E' per questo che non sorprende che il famoso stretching dei meridiani sia stato messo a punto da un grande personaggio della tradizione orientale, padre di uno stile Shiatsu di grande rilievo: M° Shizuto Masunaga.
l'Elemento Metallo che governa i Meridiani del Polmone e dell’Intestino Crasso. Concentratevi in particolare su questo esercizio della sequenza se:
  • vi siete accorti che negli ultimi tempi il respiro è bloccato;
  • sentite di essere troppo in attaccamento rispetto a persone o cose materiali;
  • la vostra intenzione è quella di iniziare a imparare a lasciare andare.
Dettagli tecnici sull'esecuzione: i piedi sono paralleli, le ginocchia morbide, è in espirazione che il tronco cade in avanti morbidamente. Gli indici indietro puntano verso il soffitto e si mantiene la posizione per quano si ritiene necessario. Non forzate la loggia posteriore delle gambe, arrivateci fluidamente con il respiro, stateci dentro con morbidezza.
 'elemento Terra e governa i Meridiani dello Stomaco e della Milza/Pancreas. Ottimo per:
  • problemi di peso;
  • blocchi all'apparato digerente spesso di natura emotiva; 
  • problemi mestruali.
Dettagli tecnici sull'esecuzione: aiutatevi prima portando le mani dietro alla schiena, non scendete di colpo. L'esecuzione può essere graduale, di giorno in giorno noterete un aumento di flessibilità. 
 'elemento Fuoco agisce sui Meridiani del Cuore e dell’Intestino Tenue. Adatto per: 
  • leggere meglio ciò che ci entra nel cuore e nell'essenza, gli eventi che ci accadono;
  • sviluppare intelligenza emotiva, comprensione.
Dettagli tecnici sull'esecuzione: quando il tronco va in avanti il movimento è spinto dal bacino. Le gambe sono in avanti e le piante dei piedi l'uno contro l'altro.
'elemento Acqua e ai Meridiani della Vescica Urinaria e del Rene). Ottimo per:
  • trasformare la paura;
  • crescere e purificare pensieri.
Dettagli tecnici sull'esecuzione: in espirazione spingere il tronco e le braccia in avanti e non verso il basso. Ad ogni espirazione spingete pure il tronco in avanti.
 Fuoco supplementare (Meridiani del Mastro del Cuore e del Triplice Riscaldatore). Si associa al terzo esercizio con la differenza che le gambe sono incrociate e anche le mani nella discesa. È sempre un raccogliersi in avanti e in più, rispetto al terzo, si lavorano intensamente l'apparato cardiocircolatorio e quello linfatico. 
'elemento Legno (Meridiani della Vescicola Biliare e del Fegato). Utile per:
  • sviluppare qualità di pianificazione;
  • gestire rabbia e aggressività in eccesso.
Dettagli tecnici sull'esecuzione: partite da una posizione iniziale a gambe aperte e busto centrale. Nell'espirazione portate il tronco verso un lato e scendete. State nella posizione per almeno 5 respiri. Ripetere poi dall'altro lato. 

Stretching dei meridiani o Makko ho 

Lo scopo del metodo ideato da Masunaga parte dalla prospettiva orientale del flusso di energia che abita il nostro corpo, l'energia vitale Qi. Questo flusso si muove costantemente all'interno del corpo, ogni organo ha la sua propria qualità a esso correlata e ci possono essere stagnazioni date da fattori esterni e situazioni emotive che si vivono. 
Lo stretching dei meridiani (chiamati anche esercizi Makko ho) non va assolutamente pensato come una dimostrazione di scioltezza. Anzi, ci si concentra sulle tensioni e si prova ad osservarle,senza forzare.



venerdì 4 agosto 2017

COS'È IL TAOISMO

Il Taoismo è di difficile definizione: si tratta di una cultura olistica, che integra grandi tradizioni di pensiero, in un libero fluire, senza confini, nel rispetto della natura e delle sue trasformazioni, delle quali anche l'uomo fa parte.

TaoismoTao, Yin & Yang sono tutti termini che indicano il “Grande Principio” creatore e governatore dell’Universo e le sue relazioni.
Parliamo di una filosofia antica che osserva la natura, il rispetto delle sue leggi e dei suoi cicli.
E’ una cultura sincretista, che integra più tradizioni, ne trattiene le parti migliori per una crescita continua, un arricchimento complementare di sciamanesimo, metafisica, esoterismo, religiosità.
Niente nel taoismo si cristallizza, ma è sempre in continua evoluzione.
E’ pressoché impossibile definirlo in sintesi: non è una religione come la intendiamo solitamente.
Non vi è un padre creatore, un missionario rappresentativo, una guida superiore da seguire. Tutto avviene nella Natura, nello Spazio e nel Tempo.

Il Tao

Il Tao è la Via, il Principio, il Metodo che i taoisti seguono, per una crescita personale spirituale, per attingere al sapere, per vivere la parte immanente che muta nello spazio e nel tempo e per rafforzare quella trascendente, spirituale che rimane fedele all'origine.
Il Tao è l’unità, la compenetrazione, l’evoluzione con la natura, con gli altri e con se stessi.
Pensiamo al simbolo che attrae sempre per il suo fascino misterioso: un cerchio metà bianco con all’interno una porzione nera, metà nero con all'interno una porzione bianca.
Parti che si amalgamano, senza interruzione in un continuo fluire, a conciliazione degli opposti: yin e yang.

I 5 principi fondamentali del Taoismo

Nella cultura cinese il numero cinque ricorre molto frequentemente ed è un numero magico.

> Unità: tutto proviene dal tao. Le diversità sono tutte manifestazioni del Tao, non c’è meglio o peggio, buono o cattivo, ma semplici esistenze senza giudizio da apporvi. Noi occidentali abbiamo un pensiero dicotomico, gli opposti sono opposti, non integrabili. Lo yin e lo yang invece sono in relazione costante, un modello in cui si autodefiniscono ma mutando la loro relazione nello spazio e nel tempo.

> Armonia: un fluire libero di energie, senza prevaricazione, priorità, livelli. Le divergenze nel modo in cui le concepiamo noi occidentali non esistono, ma sono diverse modalità che portano verso un punto comune in momenti diversi.

> Mutamento: il cambiamento è necessario e passa attraverso il caos per approdare all'adattamento. Le fasi della vita sono in continua evoluzione, destabilizzazione, e adattamento per arrivare all'equilibrio, che può essere nuovamente destabilizzato in altri cicli di crescita. Niente resta cristallizzato!

>Spontaneità: non esistono regole, protocolli, prassi, tutto deve fluire spontaneamente, liberamente, fuori da schemi mentali limitanti. Questo concetto non entra in contrapposizione con la morale, o meglio con l’etica, perché per il taoismo tutto è rispetto, rispetto della dignita umana propria e del prossimo.

> Non-Interferenza: tutto avviene liberamente, muta, appare, scompare, si trasforma. Non viene posto ostacolo dal taoismo al fluire delle situazioni, in un continuo adattamento morbido, “ergonomico”, mai definitivo.


                                 

Yin e Yang: la conciliazione degli opposti

Le forze energetiche Yin e Yang sono manifestazioni del Tao, quindi come abbia detto sopra, diverse ma uniche, in una continua confluenza, una visione olistica universale.


Yin è il principio femminile, è la luna, è la terra, è la materia, che diventa Yang, il principio maschile, il sole, l’aria, l’espansione….tutto in un continuo fluire, divenire, che si definisce l’uno con l’altro, che nella sua massima espressione lascia il posto per mantenere l’alternanza e l’equilibrio.

giovedì 3 agosto 2017

STITICHEZZA DA VIAGGIO: ACQUA ED ERBE PER COMBATTERLA

Anche chi abitualmente ha un intestino regolare può soffrire di stitichezza da viaggio durante le vacanze in Italia o all’estero. Si tratta, a onor del vero, di una condizione abbastanza diffusa che può disturbare la tanto agognata villeggiatura.

STITICHEZZA DA VIAGGIO: DEFINIZIONE E SINTOMI

Ma che cos’è la stitichezza del viaggiatore? Si tratta di una forma di stipsi occasionale, detta appunto “del viaggiatore”, che provoca alcuni disturbi, che possono pregiudicare in vari modi le attività:
  • senso di gonfiore;
  • dolori addominali più o meno forti;
  • mal di testa e altri fastidi.
Questo avviene quando la muscolatura intestinale non riesce a far progredire con regolarità la massa fecale che, di conseguenza ristagna nell’intestino. Ciò causa la diminuzione della frequenza delle scariche e l’aumento della consistenza delle feci che, proprio perché rimangono più a lungo nell’intestino, si disidratano e diventano più dure.
Come accennato questo problema in vacanza può riguardare anche chi abitualmente a casa è regolare, fermo restando che il cambio di abitudini e la lontananza dalla propria abitazione possono aggravare il disturbo in coloro che sono già abitualmente stitici.
Per aiutare in particolar modo questi ultimi, l’Ipasvi (Federazione Nazionale Collegi Infermieri) ha messo a punto un utile vademecum per la gestione della stitichezza.

QUALI SONO LE CAUSE DELLA STITICHEZZA DA VIAGGIO?

Tra i principali motivi che possono favorire la stitichezza da viaggio ricordiamo:
  • cambiamenti climatici e orari differenti;
  • nuovi luoghi in cui dormire nonché nuovi bagni;
  • stress di natura emotiva;
  • convivenza ravvicinata con altre persone e conseguente condivisione di spazi.
Peraltro, quando si è all’estero, in vacanza, viene spontaneo farsi coinvolgere dall’assaggio di nuovi cibi, che tuttavia possono comportare un rallentamento della digestione, poiché stomaco e intestino non sono abituati a determinati alimenti.
ANCHE IL CELEBRE JET LAG, OLTRE A PROVOCARE SONNOLENZA E RENDERE DIFFICILE ADDORMENTARSI, PUÒ PREGIUDICARE IL NORMALE FUNZIONAMENTO INTESTINALE.

Infine alcuni “fattori aggravanti” che possono peggiorare la stitichezza da viaggio sono:
  • poco movimento
  • esiguo consumo d’acqua
  • maggiore assunzione di bevande alcoliche
  • un limitato apporto di frutta e verdura.

6 CONSIGLI PER PREVENIRE E COMBATTERE LA STITICHEZZA DA VIAGGIO

Per prevenire la stipsi in vacanza e non essere così condizionati da pancia gonfia e fastidi addominali, è sufficiente seguire alcune regole, molte delle quali sono semplicemente dettate da lbuon senso.

1) REINTEGRARE I LIQUIDI

Prima di tutto, d’estate e in ferie si tende a sudare molto; stando all’aria aperta o sotto il sole il corpo umano si disidrata facilmente.
Per contrastare la stitichezza da viaggio diventa pertanto necessario reintrodurre i liquidi persi, in particolar modo nella prima parte del mattino. Attenzione, sarà opportuno prediligere l’acqua a succhi di frutta zuccherati e bibite gassate!

2) UN PO' DI MOVIMENTO

Un aiuto importante può arrivare anche da un po’ di regolare attività fisica: una passeggiata di mezz’ora, dieci minuti di esercizi muscolari e, se si è al mare, anche una piacevole nuotata, vi aiuteranno a ritrovare la regolarità intestinale anche lontano da casa.

3) TANTE FIBRE

Le variazioni nella dieta hanno conseguenze importanti a livello di intestino e spesso d’estate, specie in vacanza, le abitudini alimentari vengono stravolte. La prevenzione della stitichezzaparte però proprio da tavola.
Per prima cosa è bene evitare di saltare i pasti, poiché solo introducendo le giuste quantità di cibo è possibile stimolare adeguatamente la muscolatura intestinale.
Può aiutare anche introdurre nella dieta cibi lassativi, non facendosi mai mancare frutta e verdura fresche e alimenti ricchi di fibre (come, per esempio, pane e cereali integrali).
Sarebbe invece bene limitare il consumo di formaggi elaborati, prodotti realizzati con farina raffinata e riso.

4) ORARI REGOLARI E NO ALLA FRETTA

La digestione parte dalla bocca: è quindi fondamentale mangiare senza fretta e masticare bene il cibo ingerito.
Inoltre, potrebbe essere d’aiuto alimentarsi, per quanto possibile, ad orari regolari, anche se in vacanza i ritmi sono inevitabilmente diversi rispetto al resto dell’anno e spesso si tende ad “improvvisare” gli impegni nel corso della giornata.

5) NON RIMANDARE

Per “educare” l’intestino e limitare il fenomeno della stitichezza da viaggio è bene evitare di reprimere lo stimolo di andare in bagno quando si presenta.
Il problema principale di molte persone quando sono lontano da casa è infatti quello di non potere andare al bagno a un orario regolare, a causa di ritmi e abitudini un po’ stravolte  dai ritmi “da vacanza”.

6) AIUTI NATURALI

Per risolvere il problema della stitichezza, magari nel pieno delle vacanze estive, è possibile ricorrere a a integratori naturali specifici, a base di piante come cascararabarbaro e frangula, che favoriscono la regolarità intestinale e facilitano la digestione.
Le donne in gravidanza e i bambini, e in generale chi cerca un’azione delicata ma efficace, possono orientarsi su formulazioni prive di aloe e senna.
Queste piante agiscono infatti stimolando la “contrazione” intestinale (peristalsi). Sono assolutamente sicure, ma in alcuni casi sono preferibili estratti dall’azione più dolce.
L’integratore può essere assunto in qualsiasi momento della giornata, ma l’ideale è prenderlo la sera dopo cena e prima di coricarsi, affinché abbia effetto al risveglio.
In ogni caso, un rallentamento dell’attività intestinale in vacanza non deve diventare un’ossessione e va sempre affrontata con rilassatezza, fermo restando che, qualora ci si dovesse trovare di fronte a una stipsi prolungata, è sempre opportuno rivolgersi a un medico.