sabato 30 aprile 2016

Il significato simbolico dei piedi
I piedi rappresentano la nostra posizione nel mondo e il nostro avanzare nella vita. Sono un simbolo di libertà perché permettono di muoverci ma rappresentano anche il nostro progresso. . I problemi ai piedi ci mostrano che viviamo un conflitto relativo alla nostra posizione nella vita. 
Il significato simbolico delle dita dei piedi
L’ ALLUCE: IL PRIMO DITO DEL PIEDE
E’ il dito basilare del nostro appoggio relazionale, di ciò che siamo. I traumi o le tensioni relativi a questo dito indicano che avvertiamo un’ analoga tensione nella nostra relazione con il mondo, sia sul piano materiale (lato interno del piede) sia su quello affettivo (lato esterno del piede). E’ l’unico dito del piede dove si dipartano ben due meridiani energetici, quello della Milza-Pancreas e quello del Fegato, quindi un problema a questi organi può riflettersi qui.
IL SECONDO DITO DEL PIEDE
In questo dito termina il meridiano dello Stomaco, ossia quello che governa il nostro rapporto con la materia, la nostra digestione di tale materia. Vesciche, duroni, malattie o traumi di questo dito ci parleranno della nostra difficoltà a digerire certe situazioni materiali o emotive.
IL TERZO DITO DEL PIEDE
É il dito centrale, quello dell’equilibrio e della coerenza dei nostri atteggiamenti relazionali. Le malattie di questo dito indicano che incontriamo delle difficoltà ad equilibrare le nostre relazioni in modo particolare per quanto riguarda il futuro. La paura di procedere in avanti e nella maniera adeguata, può esprimersi attraverso questo dito, che non è attraversato da nessun meridiano.
IL QUARTO DITO DEL PIEDE
E’ il dito nel quale confluisce il meridiano della Cistifellea. Rappresenta i dettagli delle nostre relazioni con il mondo, nel senso di ciò che è giusto e ingiusto, della ricerca di perfezione. Quando avvertiamo tensioni, crampi o dolori in questo dito, ciò significa che viviamo una situazione relazionale difficile in termini di giusto ed ingiusto. Si tratta di una relazione che non ci soddisfa sul piano delle condizioni e della qualità di tali condizioni
IL QUINTO DITO DEL PIEDE
L’ultimo dito è quello in cui termina il meridiano della Vescica. E’ il meridiano dell’eliminazione dei liquidi organici e degli “antichi ricordi”. Quando urtiamo questo dito,cosa questa estremamente dolorosa, cerchiamo di eliminare vecchi ricordi o antichi schemi relazionali. Tentiamo di cambiare inesorabilmente antiche abitudini, modalità di relazione con il mondo e con l’altro che non ci soddisfano più. Attraverso il trauma o la sofferenza (colpo, ferita, distorsione, ecc.), stimoliamo le nostre energie per facilitare l’eliminazione di queste antiche modalità al fine di poterle rimpiazzare con altre.
Come avrai potuto intuire neanche gli incidenti sono un caso e i dolori e fastidi sono collegati ad una particolare situazione che stiamo vivendo nella nostra vita. Conoscendo questo puoi portare alla luce quello che non era pienamente cosciente di te e in te.
Fino a quando non avrai reso conscio l’inconscio, quest’ultimo dirigerà la tua vita e tu lo chiamerai “destino”.
Carl Gustav Jung 

mercoledì 27 aprile 2016

Estratto dalle foglie di Melaleuca alternifolia, una pianta che cresce spontanea in Australia chiamata “albero del the”, il Tea Tree Oil è un olio essenziale molto balsamico, con efficaci proprietà disinfettanti. È un antibiotico naturale e stimola il sistema immunitario. L’olio di Malaleuca viene usato principalmente come cicatrizzante e antisetticoUtile per lenire piccole ferite e taglietti, o punture di insetti. In questi casi, va usato per cauterizzare, imbevendo un batuffolo di cotone con qualche goccia di questo portentoso olio essenziale. Ottimo antimicotico e battericida, il Tea Tree Oil ha proprietà antifungine e antivirali. Per esempio, in presenza di verruche può essere applicato, con una o due gocce direttamente sulla parte interessata oppure diluito in acqua per preparare pediluvi, insieme al bicarbonato. L’olio di Malaleuca è utile anche per curare o prevenire cistiti, vaginiti o candida, aggiungendo 20-30 gocce in acqua calda per i lavaggi intimi.

Tea tree oil per l’igiene personale

Per la cura e l’igiene personale, l’olio di Malaleuca può essere disciolto in acqua (bastano poche gocce) e usato, al posto del collutorio, per fare gargarismi e risciacqui in caso di afte e gengive infiammate. In commercio esistono anche dentifrici a base di Tea Tree Oil. Mescolandone qualche goccia ai nostri doccia-schiuma e shampoo preferiti, si possono preparare prodotti utili per lenire irritazioni varie o combattere forfora. O semplicemente avere a disposizione un detergente con alto potere disinfettante. Per questo motivo, può essere usato anche come dopobarba, mescolato a olio di calendula che fa da base e poi usato tamponando il viso con un batuffolo di cotone. Allo stesso modo può essere usato per lenire e contrastare brufoli e acne, come pure herpes labialis. Il Tea Tree Oil è anche un ottimo deodorante, per la sudorazione.

Utile anche per la pulizia della casa

L’olio di Malaleuca è molto utile anche per la pulizia della casa. Infatti, può essere diluito nei profumatori d’ambiente, durante la stagione fredda, per alleviare e liberare le vie respiratorie in caso di raffreddori e bronchiti. Anche solo per depurare e rendere fresca l’aria delle stanze, durante tutto l’anno, come pure ottimo per tenere lontani gli insetti, soprattutto nei mesi estivi. Diluito in acqua, può essere spruzzato come disinfettante e antimuffa, su sanitari e superfici varie, dal piano doccia al lavabo della cucina, come anche vetri e specchi. Qualche goccia direttamente nel wc, dopo ogni utilizzo, inoltre, limita il proliferare di batteri e dona una fresca profumazione balsamica al bagno. L’olio di Malaleuca, può essere utilizzato anche per lavare i pavimenti (tranne il parquet), aggiunto in abbondante acqua.
Utile anche per disinfettare e sterilizzare il bucato e le stoviglie, mescolando qualche goccia ai detersivi usuali per potenziarne l’azione.

L’olio di Maleleuca in aromaterapia In aromaterapia, il Tea Tree Oil ha valenza fortificante ed energizzante, con un valido effetto di riequilibrio su tutto il sistema mente-corpo. Per queste sue proprietà benefiche, l’olio di Malaleuca viene usato per massaggi terapeutici o anche per alleviare dolori e contratture muscolari. Questo olio essenziale ha una profumazione balsamica molto intensa, per cui è preferibile addolcirlo mescolandolo ad altri oli più delicati, come olio di mandorla dolce, o anche olio d’oliva. In generale, nel suo utilizzo, è bene fare attenzione a non ingerirlo e tenerlo lontano da occhi .


venerdì 22 aprile 2016

A cosa servono i Fiori di Bach?

Mi sembra una domanda doverosa, per rispondere a coloro che non ne capiscono l’uso e che pensano che sia sempre la Quantità, la dose a fare la differenza. Niente di più sbagliato quando si parla di fiori di Bach!
I fiori sono rimedi vibrazionali, si occupano quindi di una sfera sottile della persona che coinvolge il pensiero, l’atteggiamento, la predisposizione mentale e tutte le sfaccettature di questi ambiti.
Siamo quindi in una dimensione estremamente soggettiva. Non parliamo di gastrite, di colite, di insonnia, di cefalea, per esempio, a livello fisico, ma a livello mentale, emotivo, psichico,psicosomatico!
Il Floriterapeuta deve essere un ascoltatore attento, che pondera parola per parola quello che il suo paziente gli riferisce, perché ogni espressione cela dietro di sé un mondo di sfumature. Quindi anche un test deve essere strutturato da un professionista del settore, poiché devono essere poste le giuste domande, per ottenere una corretta chiave di lettura.
Per rispondere quindi alla domanda iniziale, a cosa servono i fiori di Bach, direi semplicemente a correggere atteggiamenti sbagliati che possono indurre comportamenti insani: eccessiva paura di fronte ai cambiamenti, oppure paura immotivata, che si trasforma in ansia generica, in terrore; paura causata da una perdita, da un lutto, che può diventare paralizzante e non permetterci di “continuare a vivere”; eccessiva sicurezza in Sé o totale assenza di autostima, che in un caso o nell’altro possono compromettere la nostra capacità di relazionarci con il prossimo.
I Fiori di Bach parlano al nostro sistema emotivo per correggere i nostri disequilibri. Edward Bach infatti aveva suddiviso i 38 rimedi in 7 gruppi corrispondenti a 7 disequilibri principali: paura, indecisione, disinteresse per il presente, solitudine, eccessiva influenzabilità, eccessiva preoccupazione per gli altri, disperazione.
I Fiori di Bach non funzionano di più se assumiamo più gocce, funzionano se siamo costanti nella somministrazione, se sappiamo notare le differenze, se sappiamo ascoltarci e guardarci senza giudizio!
Poi facciamo pure un test, purché sia serio, ben strutturato e che anziché fornirci una “somministrazione” di fiori di Bach ci aiuti a farne una selezione e a scegliere quelli più adatti a noi.

venerdì 15 aprile 2016

BENEFICI DEL SORRISO

Certe volte l'espressione facciale del sorriso sembra quanto di più lontano, eppure sorridere ci permette di avvicinare fortuna, successo e persone orientate sulla stessa lunghezza d'onda.
Il volto è modulo di riconoscimento sociale ed espressione di forza vitale interna. Non è un caso che sistemi come l'iridologia o la medicina tradizionale cinese sappiano rintracciare lo stato degli organi interni dai segni sulle linee energetiche che percorrono il viso. 
Certo, non si tratta di avere sempre il sorriso stampato sul volto, ma di ricordare che la serenità va cercata interiormente. Un buon veicolo per avvicinare un sorriso spontaneo è il respiro. Il sorriso non solo elimina le rughe in quanto attiva i muscoli facciali, ma accresce l'autostima, migliora ilrispetto di se stessi e promuove la cordialità verso gli altri.
Non è un caso che una branca specifica dello yoga - il cosidetto yoga della risata - si concentri su tecniche legate alla risata a partire dallo studio e il controllo del respiro (pranayama).

3 ragioni per tornare a sorridere

Ecco 3 importanti ragioni per sorridere e trarre i benefici da un'attività meravigliosa quale quella del buonumore, da allenare, esattamente come un muscolo.

    1. Sorridere arricchisce chi ci sta vicino Sorridere significa contagiare. Sorridere attiva le aree del cervello nell'altra persona che sono direttamente connesse con i muscoli facciali.

    Le ansie e le aspettative dell'altra persona si sciolgono in un attimo e se c'è tensione un sorriso davvero riesce a sbloccare molto. Il sorriso è un invito, incoraggia l'interazione e stimola il dialogo.
    Le endorfine che si rilasciano con il sorriso sono polipeptidi presenti nel cervello e nell’ipofisi ad attività oppiaceo-simile; non hanno affinità chimica con la struttura della morfina ma assomigliano molto agli oppiacei per il tipo di analgesia indotta che procurano.

    La gratitudine e i suoi benefici


      2. Sorridere rinforza il sistema immunitario 

      Il sorriso è direttamente collegato alla capacità del nostro corpo di produrre globuli bianchi. Per questa ragione sorridere rinforza il nostro sistema immunitario e riduce la possibilità di contrarre infezioni, batteri, virus.
      Inoltre sorridere aiuta il cuore, in quanto abbassa la pressione e riduce il ritmo del battito cardiaco, diminuendo la possibilità di affaticamento inutile e dannoso. In questo senso ridere ha anche effetti positivi sull'arteriosclerosi. 


        3. Sorridere ha un effetto analgesico e ossigena gli organi

        Il rilascio di endorfine conseguente al sorriso va a incremenare la resistenza al dolore e la reazione positiva di fronte a qualsiasi sfida, emotiva e non. Quando si sorride il doppio dell'aria fa il suo ingresso nei nostri polmoni e questo permette a pelle e organi interni di ossigenarsi in modo spaventoso.
        Ridere tonifica anache la nostra area addominale, si tratta di una vera e propria palestra di cui beneficiano anche organi come intestino e fegato

        venerdì 1 aprile 2016

        FLORA BATTERICA INTESTINALE

        La flora batterica intestinale è formata da miliardi di microorganismi (batteri, miceti e virus) che coopoerano tra loro. Affinchè il nostro organismo tragga vantaggio dal microbiota umano (l'insieme di questi microorganismi presenti nell'intestino) è bene prendersene cura. Scopriamo in che modo. 

        La Flora Batterica, di cosa si tratta?

        La flora batterica gastro-intestinale a dire il vero è una vera e propria fauna. Si tratta, infatti, di un microcosmo popolato da tantissime specie batteriche, circa 400 tra presenze aerobiche, anaerobiche, virus, clostridi, miceti.
        La carica batterica aumenta progressivamente man mano che scendiamo dallo stomaco all’intestino e rappresenta un’indispensabile barriera protettiva del nostro organismo.
        È importante prendersene cura e preservarla da alterazioni, disbiosi, che potrebbero indebolire le nostre difese di fronte ad attacchi patogeni, renderci stanchi, spossati e vulnerabili. Come possiamo quindi intervenire preventivamente per evitare che questo accada?
        Semplicemente introducendo nella nostra alimentazione prebiotici e integratori di probiotici in grado di preservare la flora batterica, evitare spiacevoli migrazioni di batteri infettivi verso altri distretti come le vie urinarie o lo stomaco, e di proteggere il nostro organismo quando siamo sottoposti a cure farmacologiche con antibiotici.

        I Prebiotici

        I prebiotici sono sostanze presenti nel cibo che non vengono assorbite ma vengono utilizzate dalla flora intestinale per favorire la crescita di batteri “buoni” come i bifido batteri e i lattobacilli.
        I prebiotici sono oligosaccaridi, in particolar modo i frutto-oligosaccaridi (FOS), l’inulina, e i galatto-oligosaccaridi (GOS), che troviamo in frutta e verdura.
        Nutrienti ricchi di prebiotici da introdurre nell’alimentazione sono le cipolle, l’aglio, gli asparagi, i carciofi, il frumento, la soia, le banane, la cicoria, l’indivia.
        L’inulina poi subisce un ciclo di fermentazione che porta alla crescita di batteri buoni da un lato e dall’altro il prodotto di scarto del fermentato è elemento energetico per le cellule. Possiamo trovare prebiotici anche in farmacia o erboristeria per aiutare il giusto apporto alla flora intestinale.

        Quando la flora batterica intestinale perde il suo equilibrio: la candida intestinale


        I Probiotici

        Da definizione dell’OMS i probiotici sono “organismi vivi che somministrati in quantità adeguata apportano beneficio alla salute dell’ospite”. Si tratta di batteri buoni, non patogeni, come i batteri lattici o i bifidobatteri.
        Hanno la funzione di rafforzare la risposta immunitaria, di sollecitare la permeabilità intestinale, di arricchire la flora intestinale, di coadiuvare la fermentazione dei residui alimentari.
        Possiamo trovare quote di probiotici interessanti nei cibi fermentati, come lo yogurt intero bianco, il latte acidofilo, il kefir, la ricotta viva. In erboristeria e in farmacia possiamo reperire facilmente probiotici in varie forme, in polvere, in fluido o in pastiglie in grado di arricchire ulteriormente la nostra flora batterica con più di un miliardo di nuovi elementi.

        Che cosa sono e a cosa servono i probiotici?


        Quando curarsi con pre e probiotici

        È bene integrare l’apporto di prebiotici e di probiotici:
        • nei cambi di stagione, in cui è richiesto un maggiore sforzo da parte del nostro sistema immunitario alle modificazioni climatiche;
        • durante le cure a base di antibiotici che se da un lato combattono le infezioni dall’altro depauperano la flora batterica e indeboliscono il nostro organismo;
        • in caso di sindrome da colon irritabile, in presenza di Helicobacter Pylori o di Escherichia Coli.
        Sottoporsi a dei cicli di probiotici è sempre una prassi utile e benefica per prendersi cura della flora intestinale e preservare il nostro stato di benessere.