giovedì 30 marzo 2017

VITAMINA E: L'ANTIOSSIDANTE INDISPENSABILE PER COMBATTERE LE RUGHE

La vitamina E rappresenta una protezione efficace contro la formazione delle rughe, il foto invecchiamento e lo stress ossidativo cellulare. E' possibile trovarla in molti integratori, nell'olio di germe di grano e anche in creme per uso topico                                                                                               La nostra pelle è forse la parte de nostro corpo a cui dedichiamo maggiormente cura e attenzione, soprattutto noi donne.

Siamo sempre alla ricerca della crema più efficace, del siero di ultima generazione che ci regali risultati miracolosi e spesso non pensiamo che la salute e la giovinezza della pelle devono essere tutelate anche “dal di dentro”.
Ebbene si, via libera a creme, fluidi, sieri con effetti elasticizzanti, idratanti, nutrienti, rimpolpanti, anti-ageacido ialuronico, ceramidi e così via, ma dobbiamo aiutare la pelle a contrastare lo stress ossidativo e la formazione di rughe anche attraverso i giusti integratori e il tocoferolo è uno di questi                                                                                                                   .La Vitamina E è uno degli antiossidanti più efficaci per la giovinezza della nostra pelle. Possiede la proprietà di inibire i radicali liberi e quindi di bloccare le cause scatenanti lo stress ossidativo sulle cellule.
L’Assunzione di vitamina E è spesso associata a quella della vitamina A e C e ad integratori di acidi grassi polinsaturi come gli omega 3 e gli omega 6, che sono in grado di rigenerare la vitamina E, in particolare il tocoferolo che dopo aver svolto la sua funzione può ossidarsi.
Troviamo il tocoferolo, o meglio l’alfa-tocoferolo anche in molti integratori per proteggere la pelle dai raggi solari, perché in grado di assorbire gli UV, ed anche in creme protettive solari per schermare e idratare l’epidermide e contrastare la comparsa di rughe da esposizione solare, il cosiddetto foto invecchiamento, ma anche da eritemi e arrossamenti eccessivi.In commercio possiamo trovare la vitamina E come integratore alimentare, in capsule, nel’ olio di Germe di Grano, ma anche in vari alimenti di consumo quotidiano:
Il fabbisogno giornaliero di vitamina E è di 15 mg  e non serve solo per conservare la salute e la giovinezza della pelle, ma anche per proteggere il sistema immunitario, per contrastare i disturbi oculari, come la cataratta, per prevenire il decadimento cognitivo e per rafforzare il sistema cardiocircolatorio e prevenire la formazione di colesterolo.

Vitamina E: controindicazioni

Come sempre è bene non eccedere con l’integrazione di vitamine in generale. Quindi stiamo attenti a non superare mai le dosi consigliate e ad assumere la vitamina E solo ciclicamente, magari qualche mese prima dell’estate per aiutare la pelle a contrastare il foto invecchiamento e prima dell’inverno per rallentare lo stress ossidativo e proteggere la pelle dal freddo.
Un sovra dosaggio di vitamina E potrebbe provocare sanguinamenti ed è controindicata l’assunzione in caso di cure farmacologiche con anticoagulanti e antiaggreganti.

martedì 28 marzo 2017

Intolleranze alimentari al glutine: problemi con le autorità

Quando a scatenare le intolleranze alimentari è il glutine (o semplicemente il grano), il problema può essere il difficile rapporto con la funzione paterna e in generale con l’autorità; guarda caso, in molte Tradizioni la spiga del grano simboleggia lo scettro del re, simbolo del comando. L’ intolleranza alimentare al glutine è tipica di chi è vittima di personalità più forti cui non riesce a sottrarsi: la frustrazione diventa gonfiore e sovrappeso. Non a caso l’intollerante al glutine ingrassa sulla pancia e sulla parte bassa del corpo, come se venisse schiacciato da rapporti eccessivamente sbilanciati. Se ti riconosci in questa tipologia, puoi aiutarti utilizzando tiglio, l’erba indicata per le intolleranze alimentari originate da somatizzazioni intestinali da stress. Questo rimedio fitoterapico tonifica il sistema nervoso centrale con effetto antidepressivo e rilassa quello viscerale, sul quale ha un’azione antinfiammatoria e digestiva. Si assumono 20 gocce di tintura madre in un po’ di acqua 3 volte al dì, per periodi non superiori a 20 giorni

Intolleranze alimentari al latte? Difficile rapporto con la madre

Se non sopporti il latte, potresti avere un rapporto non risolto con la madre o con ciò che evoca la funzione materna: l’accumulo adiposo è di tipo molle, con cellulite e ritenzione idrica, che richiamano per analogia l’elemento acquatico, tipicamente femminile. Chi soffre di intolleranze alimentari al lattosio soffre per il conflitto tra il bisogno di autonomia e la dipendenza da qualcuno. Il suo rimedio naturale è Il fico selvatico, dai cui rami cola un latte dolce, simile a quello materno, la pianta da scegliere dunque quando i sintomi dell’intolleranza producono una sindrome da colon irritabile, ma anche gastrite, cellulite e ristagni. Scegli il macerato glicerico di Ficus carica: se ne assumono 50 gocce al dì prima di pranzo, per cicli di 2 mesi

Intolleranze alimentari ai lieviti: non riesci a voltare pagina

Se non puoi assumere lieviti, probabilmente tendi a mangiare di continuo, senza riuscire a darsi un limite e una cosa simile accade nel mondo psichico. La personalità di chi ha questo tipo di intolleranze alimentari sovente ha questa principale caratteristica: chi ne soffre si lamenta continuamente della sua vita ma è incapace di voltar pagina. Patisce la routine ma non riesce a liberarsene, vorrebbe dare una forma diversa alla sua vita ma non ce la fa, chiede consigli ma poi non si fida e così via.... In questi casi aiuta l’aloe, che risana le mucose intestinali, rigenera la flora batterica e regala l’energia giusta per cambiare finalmente stile di vita. Si assume  Aloe vera, nella dose di 3 cp al giorno per almeno 2 mesi

venerdì 17 marzo 2017

I 5 ELEMENTI DELLA MEDICINA ENERGETICA CINESE

La medicina energetica cinese è un universo di cultura, tradizione, movimenti, natura, che mette al centro l’uomo, le energie che possiede e quelle che riceve dall'esterno.
L’interrelazione di influenze fisiche, chimiche, emozionali, ancestrali che si scatenano nell'essere umano e nel suo mondo sono ben spiegate dalla medicina tradizionale cinese e mostrano come l’individuo non sia un braccio, una gamba, uno stomaco o un intestino, ma un’unione di tutto, potenzialmente in armonia con se stesso e con la natura.
I 5 elementi, o meglio i 5 movimenti sono lo strumento attraverso il quale la MTC (Medicina Tradizionale Cinese) conosce l’uomo, lo studia, ne diagnostica i disturbi e, soprattutto, le cause. E’ un argomento molto vasto ma  proveremo qui a semplificare gli aspetti salienti relativi ai 5 elementi.

Legno: il movimento della nascita

Il sole sorge a Est e dà inizio alla giornata; la Primavera segna il risveglio della natura che si schiude al nuovo anno, è la stagione della fanciullezza, della adolescenza dove le energie sono fresche, rigogliose, esuberanti, la vitalità è travolgente.

Legno 
è il movimento delle energie intemperanti, indomite, degli anni verdi in cui si è mossi dall'istinto, dal coraggio, dalla collera, ma anche dal loro autocontrollo.
La medicina energetica cinese individua nel movimento Legno le forze che regolano l’organo Fegato e il viscere Vescicola Biliare, ma anche la pelle, le unghie, i capelli e la vista,la flessibilità dei muscoli e dei tendini.I disturbi legati a questo elemento possono essere dovuti al pieno di energia e sfociare in allergie,insonnia, nervosismo, ansia, disturbi della pelle.

Fuoco: il movimento della giovinezza

Il sole è alto in cielo, è Mezzogiorno, il culmine della giornata, punta a Sud; l’Estate segna il risplendere della natura che rigogliosa mostra i suoi frutti, il suo calore, la sua energia più ardente.
E’ la stagione della giovinezza, della forza, della gioia della vita. Fuoco è il movimento del calore vitale, che genera vita, della generosità, della forza.
La medicina energetica cinese individua nel movimento Fuoco le forze che regolano l’organo Cuore e il viscere Intestino Tenue, ma anche il sangue e tutto il sistema vascolare, il sistema immunitario, l’assorbimento dell’energia dagli alimenti.
E’ un’energia che informa tutto l’organismo e si avvale del tatto e della lingua per comunicare. I disturbi legati a questo elemento possono essere dovuti al pieno o al vuoto di energia e sfociare in ipertensione/ipotensione, stanchezza, astenia, palpitazioni.

Terra il movimento della consapevolezza

E’ la stagione della tarda Estate, in cui l’uomo ha raggiunto una maturità consapevole.
La Terra dà ancora i suoi frutti, riceve semi e scarta ciò che non le serve, così avviene in questa età dell’uomo, così avviene nell'organismo: la medicina energetica cinese individua nel movimento Terra le forze che regolano StomacoMilza e Pancreas, ma anche il tessuto connettivo, il senso del gusto, anche con l’accezione di scelta. L’empatia è l’emozione dell’elemento Terra, la cura del prossimo.
I disturbi legati a questo elemento possono essere legati a manifestazioni psicosomatiche, difficoltà digestive, gastrite, pensieri ricorrenti, difficoltà ad accettare.

Metallo: il movimento della seconda maturità

Il sole tramonta, è tiepido sulla terra perché ormai sceso a Ovest, è sera, è Autunno, la natura cambia i suoi colori, le piante perdono le foglie: è tempo di raccolta delle semina e di fertilizzare il terreno per prepararlo a nuova vita.
Il movimento Metallo è caratterizzato dalla trasformazione, ciò che è solido si trasforma in liquido, la duttilità è la sua peculiarità. Al movimento Metallo è legata l’idea di purificazione: ciò che è impuro viene eliminato.
La medicina energetica cinese individua nel movimento Metallo le forze che regolano l’organo Polmoni e il viscere Intestino Crasso: ossigeno-anidride carbonica, cibo-feci.
Anche la pelle, intesa come organo di confine e di scambio svolge la funzione di purificare l’organismo espellendo le tossine, e l’olfatto comunica dall'esterno all'interno ed elimina scorie inquinanti.
L’emozione caratteristica del Metallo è la tristezza, il pensiero decadente, autunnale. I disturbi legati a questo elemento sono spesso di natura psichica, depressione, ma anche dermatiti, psoriasi,asma.

Acqua: il movimento della vecchiaia

Il sole è calato e arriva la notte, il buio, la giornata è finita e giunge il sonno. E’ Inverno, fa freddo, la natura sembra morta. L’Elemento Acqua è la stagione della vita che arriva con la vecchiaia, dove tutto rallenta, anche il metabolismo, tutto secca e si avvizzisce, ma per immagazzinare l’energia che servirà nella nuova vita.
La medicina energetica cinese individua nel movimento Acqua le energie che regolano gli organi Reni (yin e yang), e il viscere Vescica, ma anche le ossa, i midolli, il sistema nervoso centrale, l’attività sessuale, e il senso dell’udito.

L’Emozione dell’elemento acqua è la paura: una paura ancestrale del buio, dell’acqua, della morte. I disturbi legati a questo movimento sono di natura osseaansia e terrore, agitazione, stanchezza da inattività, disinteresse, apatia, gonfiori, cattiva circolazione, pesantezza, obesità.

giovedì 16 marzo 2017

GASTRITE CRONICA: COSA MANGIARE

Gastrite cronica: sintomi e cause

La gastrite è una infiammazione della mucosa gastrica. Funzione della mucosa gastrica è quella di proteggere le pareti dello stomaco dall'ambiente acido e aggressivo che si crea durante la digestione.
Le cause della gastrite possono essere varie:
Stress;
> alimentazione squilibrata con presenza di alimenti elaborati dalla difficile digestione o anche da quantità eccessive;
> uso e abuso di alcool e fumo e sostanze irritanti quali caffè, bevande eccitanti e zuccherate, o troppo calde;
> infezione da helicobacter pylori.
    La gastrite, se protrae per molto tempo i propri sintomi, e in particolare se si è portatori di helicobacter pylori, può diventare cronica. In questo caso l'alimentazione deve essere curata particolarmente, per calmare i sintomi e cercare di risolvere le cause.

    Sintomi della gastrite cronica

    sintomi della gastrite cronica sono simili a quelli della gastrite acuta o sporadica, con la differenza che sono presenti costantemente. Essi sono:
    Mal di stomaco e bruciore di stomaco persistente e diffuso, anche se di lieve entità;
    nausea: la nausea è presente sia prima che dopo i pasti. Quando presente a stomaco vuoto si calma ingerendo degli alimenti, ma solo per breve tempo: successivamente si ripresenta, nei casi più gravi accompagnata da vomito;
    > senso di pesantezza e difficoltà digestive, anche dopo aver ingerito pochi alimenti;
    > gonfiore e tensione addominale;
    > acidità con reflusso;
    > a volte tachicardia palpitazioni dopo i pasti.
      Il primo rimedio naturale per contrastare i sintomi della gastrite cronica è costituito dall'alimentazione stessa: così come può essere la causa della gastrite cronica può esserne anche la cura e la risoluzione 

      Gastrite cronica cosa mangiare

      E' importantissimo seguire un'alimentazione adeguata alle esigenze di uno stomaco colpito da gastrite cronica, senza però incorrere in drastiche misure restrittive. Nel momento in cui la gastrite cronica ha la propria manifestazione acuta può e deve essere rispettata una alimentazione il più leggera possibile: colazione, pranzo e cena a base di crema di riso integrale verdura cotta a vapore o frutta dolce e amidacea. Passato il momento peggiore si può reintegrare gradualmente la propria dieta, passando a mangiare i seguenti alimenti:
      Frutta e verdura di stagione, crude o cotte al vapore. Inizialmente sono da escludere la frutta acida, gli agrumi, e le verdure che possono portare alla formazione di gas, quali cavoli, cavolfiori e broccoli. Con il passare del tempo anche queste verdure possono essere mangiate, inserendole gradualmente nei pasti;
      Latte e yogurt vegetali, tofu al naturale;
      > Cereali integrali quali risoorzofarromiglioquinoa. I cereali integrali sono ricchi di fibre, molto utili per il transito intestinale, ma possono risultare irritanti per mucosa gastrica in fase di gastrite acuta: sono pertanto da integrare, in chicco, poco per volta e gradualmente, mentre passati sotto forma di crema possono essere mangiati sempre;
      > Carne e pesce bianchi, in tagli di piccole dimensioni, e poco grassi o privati del grasso;
      > Condimenti sono concessi in misura limitata e per lo più a freddo: poco olio per condire le verdure cotte, stevia o miele o agave per dolcificare, evitare struttoburro e altri condimenti portati ad alte temperature; concesse le spezie tranne peperoncino, pepe, curry,  miscele piccanti o troppo acide.

        Sapevate che

        La tollerabilità e la digeribilità degli alimenti è soggettiva, quindi un cibo assolutamente innocuo per una persona può risultare fastidioso per un’altra. Ecco perché le diete universalmente valide non esistono.
        Esistono, però, alimenti che sono oggettivamente poco digeribili e che andrebbero dunque esclusi (o quasi) dal ’alimentazione per chi soffre di gastrite; si tratta di quei cibi troppo ricchi di grassi o troppo conditi; per esempio, sughi pronti o troppo elaborati, sottaceto, prodotti in salamoia, dolci e torte farciti, salumi, eccetera. Sarebbero inoltre da evitare cibi e bevande ghiacciati, le spezie e i cibi aciduli.
        Al contrario, sono da favorire tutti gli alimenti generalmente digeribili, per esempio le verdure leggere e cucinate in maniera semplice.
          

        Gastrite cronica: consigli complementari a cosa mangiare

        Per la gastrite cronica ha larga influenza lo stile di vita. Lo stress, il fumo, l'alcool, l'alimentazione, la quantità di moto e di vita all'aria aperta, la qualità della respirazione e il modo in cui si mangia, oltre a cosa si mangia, sono fattori che possono concorre a risolvere i sintomi della gastrite.
        Analogicamente, la gastrite si associa alla difficoltà di digerire le esperienze: così come lo stomaco risulta sensibilizzato riguardo l'acidità di ciò che si introduce e rispetto all'aggressività con cui si approccia l'esperienza, così anche il nostro atteggiamento nei confronti della vita.
        Secondo la medicina analogica quel che la gastrite non ci permette di fare è già una indicazione importante su come e cosa c'è da aggiustare nel proprio atteggiamento, sia nei confronti del cibo sia nei confronti delle esperienze che ci nutrono.

        Imparare a respirare in profondità
        a mangiare lentamente e accogliere l'esperienza, a non aggredire ciò che accade per metabolizzarlo subito, tutti questi sono spunti di riflessione per chi soffre di gastrite cronica.

        Gastrite e fitoterapia

        Alcuni rimedi erboristici e fitoterapici per la gastrite possiedono proprietà che ben si sposano con l’esigenza di ripristinare e rafforzare la mucosa dello stomaco, sedare il bruciore e il senso di nausea, grazie alle mucillagini, ai flavonoidi, con effetti lenitivi e antinfiammatori.

        Zenzero

        Non siamo nel campo delle erbe officinali, ma è una radice preziosa che introdotta nella nostra alimentazione è in grado di facilitare tutte le funzioni legate all’apparato gastro-intestinale.
        Lo zenzero svolge un’azione pro-cinetica, stimola cioè sia la digestione sia il transito intestinale sollecitando la peristalsi e la secrezione biliare. Ha proprietà rinfrescanti ed è in grado di sedare l’eccesso di calore dello stomaco.                                                                                                           Tra le prescrizioni fitoterapiche: aloe , menta, genziana maggiore, carciofo, tarassaco, assenzio, cardo benedetto, cumino, finocchio e rabarbaro. 
        Se lo stomaco è debilitato un grande rimedio è Ficus carica, le cui gemme riducono il succo gastrico e, ricche di enzimi digestivi, facilitano la digestione degli alimenti.
        La camomilla ha un potere antispasmodico e antidolorifico, ma è ottima anche per tutte le pirosi (bruciori).

        I fermenti lattici

        I probiotici arricchiscono la flora batterica intestinale, importantissima per il buon funzionamento di stomaco e intestino, e per il benessere di tutto l'organismo.
         In particolare, le specie batteriche che colonizzano lo stomaco e l'intestino formano un ecosistema di oltre 400 tipi di microrganismi, la cui distribuzione e composizione si differenzia rispetto a vari tratti del sistema digestivo. 
        Infatti, mentre nello stomaco e nella prima parte dell'intestino la flora batterica varia dai 10.000 ai 10.000.000 di batteri, man mano che si arriva al retto la quantità aumenta fino a 100.000.000.000 di unità.
        L'impiego dei fermenti lattici nel trattamento della gastrite è giustificato dal fatto che favoriscono la digestione e il ripristino della funzionalità del tratto digerente; e difendendo stomaco e intestino dagli attacchi di agenti patogeni, impendendone la proliferazione.

        giovedì 9 marzo 2017

        CANDIDA

        I bambini piccoli hanno “il mughetto”, e spesso alle loro mamme (ma non solo a loro) viene lacandida.

        Forse non tutti sanno che l’origine dell’infezione è la stessa, e che tutto parte dall’intestino, passando attraverso le nostre difese immunitarie. Vi sono differenti tipologie di infezione da candida, che si manifestano con sintomi diversi. Vediamo di riassumere in un unico prospetto quali sono i sintomi della candida e come riconoscerli.

        Cos'è la Candida

        La candida è un micete, ovvero un fungo, abitualmente residente nel nostro corpo come parte della normale flora batterica, poiché vive in simbiosi con l'organismo umano, partecipando alla digestione degli zuccheri.
        Quando però il sistema immunitario non è più in grado di controllarne la proliferazione - specie in particolari circostanze tra le quali uso di antibiotici e cortisonici, umidità, macerazione cutanea, malattie debilitanti, diabete mellito - la candida si trasforma in un patogeno opportunista, ovvero dà origine a infezioni, chiamate candidosi.
        Le candidosi delle mucose riguardano il cavo orofaringeo, l’area vaginale e l’intestino.
        Nelle persone con sistema immunitario gravemente compromesso, si può sviluppare un' infezione sistemica, in cui la candida si diffonde attraverso il sangue in uno o più organi, con effetti simili a quelli della setticemia. In questi casi è necessario il ricovero ospedaliero.                                                       Nel nostro Paese la forma più comune è quella della candida albicans.

        Sintomi della candida: come riconoscerli

         Il tipo di sintomi provocati dalla candida dipende dalla localizzazione dell’infezione: può colpire la vagina (si parla di vulvovaginite), il cavo orale (causando il mughetto) o la pelle (specie nelle pieghe cutanee e attorno alle unghie). Nei pazienti immunodepressi può avvenire una diffusione ematicacon complicanze potenzialmente molto gravi. Nel caso in cui la persona è portatrice delle spore del fungo, ma non avverte alcun disturbo si parla di candidosi asintomatica.
        Ecco come riconoscere i principali sintomi della candida:
        Sintomi della candidosi nell’uomo: secrezioni di colore biancastro, arrossamento, dolore, prurito e bruciore localizzati soprattutto sul glande e sul prepuzio. L’infezione prende il nome di balanite.
        Sintomi della candidosi vaginale: prurito intenso, perdite vaginali “a ricotta”, dolore durante i rapporti, ulcere a livello perineale, difficolta e dolore ad urinare. Un colore più scuro delle secrezioni denota la presenza delle spore del fungo. Sulla cute all'esterno della vagina, fino alla base delle cosce, alle natiche e alla radice della schiena, si possono manifestare chiazze rosse. Lacandidosi vaginale cronica invece è contraddistinta da una costante secchezza vaginale, arrossamento e desquamazione. La forma cronica è spesso generata da trattamenti terapeutici non corretti o dalla resistenza a specifiche  famiglie di farmaci                                                                                                                               Sintomi del mughetto, o candidosi del cavo orale: bruciore alla bocca e alla lingua, e dolore alla deglutizione, gengive bianche, lingua ingrossata, gialla o bianca o rivestita da una patina bianca, placche in gola
        Sintomi di candidosi delle unghie: infiammazione dei tessuti delle unghie, soprattutto dei piedi. Si manifesta con deformazione dell'unghia e a cambiamenti della sua colorazione, che dapprima assume tonalità giallognole per poi diventare sempre più grigiastra.
        Sintomi della candida rari ed aspecifici: stanchezza, dolori e indolenzimento delle articolazioni, diarrea e acne
        Sintomi della sindrome da candidosi: sbalzi di umore e difficoltà di concentrazione e di memoria.

        In caso di dubbi, rivolgetevi sempre al vostro medico di fiducia.

        Le cure naturali contro la candida

        Le cure naturali per la candida si servono di un triplo attacco a questo fungo, utilizzando diversi rimedi di fitoterapia e aromaterapia che intervengono innanzitutto sul ripristino dell’equilibrio della flora batterica intestinale. Il tratto gastrointestinale, infatti, rappresenta l’origine della candidosi e il serbatoio per le infezioni recidivanti.
        In aggiunta si consiglia una dieta a basso contenuto di zuccheri, in quanto favoriscono la fermentazione, che a sua volta stimola l’attività dei funghi, responsabili di questa infezione.
        Va eliminato anche l’alcol, perché, allo stesso modo dello zucchero, viene metabolizzato dal corpo e fornisce sostanze utili per la crescita della candida.
        Per la stessa ragione bisogna anche abbandonare, almeno per alcuni mesi, tutti i cibi contenenti lieviti o muffe (compresi i formaggi ).
        E per finire le cure naturali per la candida utilizzano estratti vegetali con proprietà antifungine e antibiotiche ad ampio spettro. Ecco alcuni di questi rimedi.
        • I fermenti latticiIl nome deriva dalla capacità che hanno di ottenere, per mezzo di un processo enzimatico di fermentazione, acido lattico dai carboidrati. I probiotici (il cui nome si contrappone a quello di antibiotici) sono microrganismi utilissimi in grado di modificare positivamente l'equilibrio della flora batterica. La loro presenza favorisce molti processi vitali indispensabili per lo sviluppo fisiologico. I batteri della nostra flora, infatti, rappresentano il 70% delle nostre difese immunitarie e hanno la funzione di ostacolare lo sviluppo di molti microrganismi dannosi, inclusi i batteri nocivi e putrefattivi, microbi, virus e funghi, prevenendo le infezioni (in presenza di una flora batterica sana i germi non riescono né a moltiplicarsi, né a diffondersi). Migliorano il transito intestinale, contribuendo a garantire il perfetto funzionamento del processo digestivo, facilitando la scomposizione degli alimenti e la loro assimilazione. Infine rafforzano le risposte immunitarie, producendo immunoglobine, situazione che giustifica il ruolo primario che è attribuito ai fermenti lattici nella prevenzione delle allergie
          • I semi di pompelmol’estratto ottenuto da semi contusi di pompelmo mostra una rapida e potente efficacia contro le infezioni interne, cutanee, auricolari e orali. Studi scientifici, hanno dimostrato una reale azione antibattericaantimicrobica e antifungina ad ampio spettro che configura questo estratto come il più potente antibiotico naturale, completamente privo di tossicità, attivo contro batteri (compresi streptococchi, stafilococchi ed Helicobacter pylori), lieviti e muffe (compresa la candida), protozoi (ameba e altri microrganismi capaci di produrre diarrea e dissenteria tipiche dei paesi con scarsa igiene), virus influenzali ed herpes.
          • Tea tree oil: viene impiegato per la sua potente proprietà antibiotica ad ampissimo spettro su batteri, virus, microbi e infezioni fungine. Quando sulla confezione è riportata l’indicazione “puro al 100%”, In caso di infezione da candida può essere utilizzato anche per uso interno, ma sempre veicolato (max.2 docce in un cucchiaino di miele e assunto sempre a stomaco pieno). Inoltre si può versare nella quantità di 2 gocce in una piccola quantità di gel di aloe e massaggiato direttamente sulle mucose, per usufruire localmente della sua azione antifungina antinfiammatoria dei tessuti colpiti da candidosi.

        giovedì 2 marzo 2017

        CURARE L'ORZAIOLO: I 10 RIMEDI PIÙ EFFICACI

        L’orzaiolo è una comune infezione che colpisce la zona delle palpebre. Si presenta come un rigonfiamento a livello palpebrale ed è causato dall' infiammazione delle ghiandole sebacee poste sulle ciglia; si manifesta come un brufolo, un foruncolo tondo, arrossato e dolente, che si può anche estendere a tutta la linea delle ciglia.
        L’orzaiolo interno, invece, è un vero e proprio ascesso che generalmente impiega più tempo a guarire.
        È importante curare subito l’orzaiolo, soprattutto quello interno, adottando le giuste strategie immediatamente dopo la sua comparsa, perché può aggravarsi e rendere necessario un intervento chirurgico per svuotare la cisti.

        I 10 rimedi più efficaci per curare l’orzaiolo

        L’orzaiolo semplice può guarire da solo in pochi giorni. Possiamo curare l’orzaiolo anche conmetodi naturali per facilitare ed abbreviare la sintomatologia.

        Ecco i 10 rimedi più efficaci per curare l’orzaiolo (ricordatevi di tenere sempre gli occhi chiusi durante le applicazioni) :

        1.  Olio d'oliva extravergine: si possono fare impacchi con cotone o garze, più volte al giorno. All'olio extravergine sono state attribuite numerose proprietà curative, antinfiammatorie ed antidolorifiche
        2.  Tè verde: applicare sull’ orzaiolo impacchi di tè verde, oppure direttamente le bustine di tè, umide e tiepide. Lasciare agire per qualche minuto, senza strofinare. Il tè verde ha proprietà antibiotiche ed antinfiammatorie
        3.  Acqua calda: un impacco di acqua calda può essere utile per trattare l'orzaiolo poiché aiuta a ridurre il gonfiore. Si immerge in acqua calda un fazzoletto di stoffa o una garza e si applica per 5-10 minuti, più volte al giorno. Il calore aiuterà la ghiandola sebacea ad espellere il sebo di troppo e a sgonfiare l’occhio
        4.  Gel di Aloe Vera: applicare il gel d'aloe direttamente sulla zona interessata, in piccole quantità, come un impacco. Si può anche utilizzare direttamente una foglia d'aloe dopo averla incisa, applicandola per qualche minuto, in modo che la sostanza benefica entri a contatto con l'orzaiolo. Il gel di Aloe vera ha effetto antinfiammatorio e lenitivo
        5.  Menta: prendere alcune foglie di menta, lavarle e sminuzzarle poi lasciarle sulla palpebra per qualche minuto, ripetendo mattina e sera. L’effetto sarà rinfrescante e lenitivo. Tenete chiuso l’occhio per evitare contatto diretto con la menta
        6.  Camomilla: si possono utilizzare i fiori secchi oppure anche le bustine di camomilla imbevute dopo la preparazione della bevanda. Applicare la bustina di camomilla intiepidita sull'occhio: stando in posizione sdraiata, lasciar agire per 15-20 minuti. Ripetere anche 2 o 3 volte al giorno. In alternativa si possono acquistare i fiori secchi in erboristeria, preparare l’infuso e poi con una garza, un panno di cotone o un batuffolo d’ovatta inzuppato fare impacchi di almeno 5 minuti più volte al giorno                                            7  Foglie di acacia
         :portare ad ebollizione una manciata di foglie di acacia in un pentolino, con mezzo litro d'acqua. Lasciare sobbollire per 5 minuti e filtrare il liquido; lasciar raffreddare. Quando l’infuso risulterà tiepido, applicare sull’occhio un panno imbevuto di infuso. Lasciare agire per 15-20 minuti la sera, prima di andare a dormire
        8.  Curcuma: versare 2 cucchiaini di curcuma in polvere in un pentolino, mescolare e portare ad ebollizione. Lasciare sobbollire fino a quando sarà evaporata la metà dell’acqua. Filtrare più volte il liquido attraverso un telo sottile, fino a rimuovere tutti i granelli di curcuma. Applicare poche gocce liquido filtrato sull'orzaiolo un paio di volte al giorno. Attenzione a tenere gli occhi ben chiusi: gli impacchi prolungati con la curcuma possono portare come effetto collaterale la colorazione giallognola dell’occhio.
        9.  Malva: grazie alle sue mucillagini ricche di proprietà antinfiammatorie ed emollienti, si può utilizzare per fare un impacco sia con i fiori che con le foglie.
        10.  Eufrasia: si può usare sola o in combinazione con la camomilla per effettuare degli impacchi tiepidi. In commercio esistono anche buoni colliri a base di queste due piante che aiutano in tutti i casi di infiammazioni oculari                                                                                                                          Generalmente bastano pochi giorni per far sì che l’occhio riprenda la sua forma e colorito      . Però, nei casi più difficili di orzaiolo, i rimedi naturali potrebbero non essere sufficienti ed è necessario consultare un medico che potrà prescrivere trattamenti più forti e mirati.