giovedì 21 settembre 2017

MORINGA, L’UNICA PIANTA CHE MOLTIPLICA LA VITA

La Moringa si è rivelata negli ultimi anni come il supplemento più completo disponibile in natura, capace di surclassare, per efficienza e completezza, qualsiasi altro integratore vegetale già noto                    .La Moringa oleifera, oggi tanto conosciuta grazie all'utilizzo da parte di personaggi noti, è una pianta coltivata in tutta l'area equatoriale, subtropicale e tropicale del pianeta. Sembra essere la pianta "magica", promossa dalla FAO, grazie alla quale Fidel Castro ha ritrovato benessere, forza e capacità cognitive.

Nota da secoli come pianta fondamentale della medicina tradizionale, è base di tantissimi progetti umanitari attivati dalle ONG di tutto il mondo, che vedono nell'utilizzo della Moringa la soluzione ai problemi di carenze nutrizionali nei paesi in via di sviluppo.  Nell’ottobre 2009, Madonna, star molto attiva nei progetti benefici, ha dato il via alla costruzione di una scuola in Malawi.
La città di Chinkhota si è resa protagonista della festa di inizio lavori, conclusi nel 2011, per l’apertura della Raising Malawi Academy for Girls, progetto della Raising Malawi, un ente di beneficenza fondata dalla cantante nel 2006.
Durante la cerimonia, Madonna ha simbolicamente piantato un albero di Moringa, proprio per simboleggiare la vita. Si tratta dell'unica pianta in grado di regolarizzare la circolazione sanguigna, il metabolismo di lipidi e carboidrati, controllare le secrezioni bronchiali, con oltre 1500 articoli pubblicati su Pubmed che riportano studi clinici che evidenziano proprietà antinfiammatorie, anti-ipertensive, antitumorali, con attività antibiotiche e antifunginee, stimolatrici del sistema immunitario, preventive dell'osteoporosi e anti sclerotiche. 
Inoltre, la Moringa oleifera rappresenta un importante alleato nella regolazione della produzione endogena di prolattina, testosterone ed ormone luteinizzante. 

Siamo di fronte ad un superfood?

I super food sono quelle materie prime che hanno talmente tante proprietà benefiche da essere considerate fuori dall'ordinario. Non esiste una definizione ufficiale ma, generalmente, i Superfood si riferiscono ad alimenti, frutta e verdure in modo particolare, il cui contenuto di nutrienti conferisce un beneficio per la salute maggiore rispetto ad altri. 
Senza dubbio la Moringa rientra di diritto all’interno di questa categoria di cibi e, studi clinici lo dimostrano, occupa prepotentemente i primi posti in classifica.
La Moringa ha:
  • un contenuto di CALCIO 17 volte maggiore del latte
  • un contenuto di POTASSIO 15 volte maggiore delle banane
  • un contenuto di VITAMINA A 10 volte maggiore delle carote
  • un contenuto di PROTEINE 9 volte maggiore dello yogurt
  • un contenuto di CLOROFILLA 4 volte maggiore dell’erba
  • un contenuto di FERRO 25 volte maggiore degli spinaci
Con oltre 92 nutrienti, 46 antiossidanti, Omega 3-6-9- e Vitamine dalla A alla Z. Non definirla SuperFood diventa difficile soprattutto se andiamo a considerare il punteggio ORAC che le è stato attribuito. Alla Moringa è stato riconosciuto un punteggio ORAC di 157.600 punti.
L’indice ORAC, acronimo di oxigen radical absorbance capacity, misura la capacità antiossidante degli alimenti contro i radicali liberi presenti nel nostro organismo, misurando quanto un cibo sia sano ed indicato per migliorare la nostra vita.

Le applicazioni

Il benessere della donna durante l’allattamento Durante l’allattamento la donna presenta delle difficoltà circolatorie. Piedi e gambe gonfi in gravidanza, e nella fase post partum, sono provocati dal ristagno di liquidi corporei all'interno dei tessuti, quindi da un processo di ritenzione idrica.
La Moringa oleifera favorisce la circolazione sanguigna riducendo la sensazione di gambe gonfie ed attiva un processo depurativo con un forte potere epatoprotettore. Inoltre, la Moringa non solo favorisce l’aumento della quantità del latte (fino al 35% in più), e la qualità, incrementando il contenuto delle sostanze nutrienti, ma migliora anche la circolazione della ghiandola mammaria e quindi l’ossigenazione dei suoi tessuti.
Infine, la Moringa è ricca di Vitamina C che rafforza i globuli bianchi deputati alla produzione di anticorpi. Arricchendo il latte materno, favorisce lo sviluppo delle difese immunitarie nel bambino.  
Fonte: Department of Science Laboratory Technology, Nigeria 

Trattamento delle affezioni delle vie respiratorie  

La MORINGA oleifera, grazie alla potente attività antinfiammatoria, è in grado di modulare la risposta allergica delle vie aeree, come nel caso dell’asma o della rinite allergica. Inoltre, grazie all'alto contenuto di vitamine, antiossidanti e antinfiammatori, aiuta a prevenire le affezioni delle vie respiratorie oltre a contrastare le patologie di natura allergica.
Studi condotti sui semi di Moringa hanno evidenziato l’efficacia come trattamento dell’asma bronchiale. 20 soggetti sono stati trattati per tre settimane con il risultato che tutti hanno ottenuto un miglioramento della capacità polmonare in media di oltre il 30% con una significativa diminuzione degli attacchi di asma e un incremento dell’emoglobina nel sangue.
La presenza di infiniti nutrienti e antiossidanti, rendono la Moringa utile anche come prevenzione delle patologie respiratorie, quali catarro, sinusite e bronchite.

Fonte: Indian J Pharmacol - Antiasthmatic activity of Moringa oleifera Lam. 

Proprietà dimagranti e anti cellulite

La Moringa, grazie all'alto contenuto di vitamine B2, facilita la trasformazione del glucosio in energia favorendo un innalzamento del metabolismo dei lipidi e dei carboidrati, con conseguente maggior consumo di calorie e quindi calo ponderale.
La Moringa, inoltre, è una pianta diuretica, depurativa e buona per ridurre l’appetito. Nel 2012 è stato condotto uno studio in doppio cieco con placebo. Lo studio ha esaminato gli effetti di perdita di peso con l’utilizzo di estratto di Moringa oleifera in 25 persone in sovrappeso.
I risultati riportano una significativa perdita di peso nelle persone che hanno assunto Moringa e nessun cambiamento nei soggetti a cui è stato dato il placebo. Infine, la Moringa è ricca di vitamina B5, detta acido pantenoico, dotato di un forte potere antinfiammatorio che interviene sulle infiammazioni adipose.
La cellulite è un tessuto adiposo sofferente che, trattenendo i liquidi, compromette la lipolisi, ovvero il processo metabolico che permette la trasformazione delle cellule di grasso in energia.

Trattamento della disfunzione erettile e dell’infertilità

La Moringa oleifera, grazie ai 90 nutrienti in essa contenuti, contrasta la stanchezza fisica e mentale con ingredienti ad azione tonica. Nel trattamento della disfunzione erettile, agisce da inibitore della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE-5), enzima che trasforma in metaboliti inattivi la guanosina monofosfato ciclico(cGMP), una sostanza che induce la muscolatura liscia a rilassarsi, provocando un afflusso di sangue dalle arterie al pene, con il conseguente ingrossamento del corpo cavernoso. 
Inoltre, la Moringa favorisce la circolazione sanguigna in quanto, grazie al suo potere antiossidante, evita la formazione di placche aterosclerotiche. Studi dimostrano come l’assunzione della Moringa favorisca la fertilità e la libido della coppia. L’aumento del desiderio, infatti, risulta amplificato sia nell'uomo che nella donna, rendendo l’assunzione di Moringa utile anche nei casi di calo del desiderio da menopausa. 

Proprietà tonico-adattogene e apporto proteico

La MORINGA oleifera, grazie all'alto contenuto di vitamine, antiossidanti, sali minerali, omega 3-6-9 e fibre, aiuta a fronteggiare la sensazione di spossatezza che si manifesta nei cambi di stagione.
Alcuni dei sintomi dell’astenia (difficoltà nei cambi di stagione) sono la sonnolenza diurna, la mancanza di energia, la svogliatezza, la sensazione di affaticamento continuo, la perdita di appetito, la perdita generale degli interessi, l’inclinazione all'isolamento
e la difficoltà a comunicare concetti complessi. Inoltre, ricca di amminoacidi essenziali, sali minerali e vitamine, acidi grassi, proteine e fibre, la Moringa è indicata per gli sportivi che intendono sviluppare la massa magra anche se con attività non agonistica.
Le foglie pluricomposte della MORINGA oleifera hanno il 25% in peso di proteine permettendone l’assunzione anche a chi ha deciso di eliminare le fonti proteiche animali dalla propria dieta. In caso di dieta vegana e vegetariana, la Moringa aiuta a compensare l’assunzione di quei nutrienti che, eliminando carne e pesce, si assumono con maggiore difficoltà.
La Moringa, infine, è in grado di aumentare le capacità di adattamento dell’organismo ad agenti stressanti di varia natura evitando i danni che possono scaturire da tali condizioni influenzando positivamente anche alcune funzioni del sistema nervoso centrale quali la capacità di concentrazione, memoria ed apprendimento.  

Tutto qui?

In realtà le proprietà della Moringa sono tantissime. Numerosi studi e ricerche bibliografiche riportano oltre 300 possibili applicazioni della pianta che moltiplica la vita. Tra le applicazioni riportate ho citato le principali ma, sicuramente, è possibili approfondire ulteriormente la conoscenza di questa pianta magica che può diventare un vero alleato per la nostra salute.  

MENTA E GASTRITE, SONO COSÌ INCOMPATIBILI?

Con i rimedi naturali non si scherza: non è vero che “non fanno niente”. Avete presente i funghi velenosi? Ecco, anche quelli sono naturali, ma sfido chiunque a dire che siano anche innocui!
Parliamo oggi della menta, pianta aromatica ampiamente conosciuta per il suo profumo intenso e il sapore fresco. Da tempo la menta si utilizza in cucina, ma anche in erboristeria, come rimedio per alcuni disturbi: mal di testaraffreddore. Anche disturbi gastrici, ma non tutti. Non la gastrite, per esempio. Vediamo se è vero che menta e gastrite sono così incompatibili, e perché.

Menta e gastrite sono così incompatibili?

Rispondiamo subito un sincero sì. Se soffrite di gastrite, la menta è vivamente sconsigliata. Ovviamente contano le dosi e la frequenza di consumo.
Una fogliolina di menta non farà gravi danni, ma aggiungere menta ai nostri piatti ogni giorno potrebbe essere nocivo per la gastrite e l’ulcera. Infatti la menta, in tutte le sue varietà, stimola la produzione dei succhi gastrici: questo è benefico in caso di coliche, nausea, cattiva digestione e senso di pesantezza.
L’azione della menta sui succhi gastrici è dovuta al mentolo, che stimola sia le ghiandole salivari sia lo stomaco sia la produzione di bile, accelerando e facilitando così i processi digestivi.
Ma in caso di gastrite, dove il problema è spesso proprio l’eccesso di acidità gastrica, c’è il forte rischio che la menta vada ad aggravare la situazione aumentando ulteriormente la causa – e di conseguenza i sintomi – della gastrite.
  

Menta e gastrite sono incompatibili: la gastrite

La gastrite è una patologia causata da un processo infiammatorio della mucosa gastrica, con una incidenza molto alta in quasi tutto il mondo, in alcune regioni anche a riguardare il 70% della popolazione di età superiore ai 30 anni.
In Italia il numero di persone che soffrono di gastrite tende a salire di anno in anno, probabilmente a causa di errate abitudini alimentari - cibi raffinati, pesanti da digerire, alcolici, caffè in eccesso - ma anche a causa di ansia e stress oppure la presenza del batterio Helycobacter Pylori.
Tutti questi fattori predispongono il sistema digerente ad aumentare l’acidità dei succhi gastriti: questa acidità è la causa di tutti i disturbi legati alla gastrite.
Esiste sia in forma acuta, che può avere sintomi lievi, sia in forma cronica, che in genere causa disturbi seri e prolungati nel tempo.
I principali sintomi della gastrite sia in fase acuta che cronica sono di tipo digestivo:
> bruciore e crampi allo stomaco;
nausea;
aerofagia;
alito cattivo;
> reflusso gastroesofageo con bruciore in gola e/o afonia;
> dolore e pesantezza nella zona intorno allo sterno;                                                                    
 affanno anche dopo sforzi minimi.
Quando però la gastrite tende a cronicizzare, l’eccesso di acidità prodotta dallo stomaco può avere ripercussioni su altri organi e manifestarsi con:
disturbi intestinali;
stitichezza;
> infiammazione dell’orecchio interno;
labirintite;
> tachicardia.

giovedì 14 settembre 2017

DOLORE ALL'ANCA: POSSIBILI CAUSE E PRINCIPALI RIMEDI Quando l'anca risente di alcuni disturbi, spesso il dolore ci distrae perché non è così diretto. Inguine, coscia, gluteo, ginocchio sono le parti in cui il male si presenta, ma spesso la causa risiede nella zona del bacino.

Quando l’anca presenta delle problematiche spesso riverbera il dolore in distretti annessi come l’inguine o lungo la gamba fino al ginocchio.

Infatti è improprio indicare il dolore all’anca, a meno che non ci siano veri e propri traumi della testa femorale nell’acetabolo.
In ogni caso è una zona molto vascolarizzata innervata, di conseguenza il disturbo viene avvertito principalmente nei punti di sostegno e di movimento come le articolazioni e l’area inguinale
Possiamo contrastare la degenerazione delle cartilagini e disinfiammare muscoli e tendini con rimedi che aiutano e migliorano la qualità del movimento.

Cause dei disturbi all’anca:

Usura cartilaginea: da quando nasciamo le nostre anche entrano in movimento, quando si inizia a camminare diventano snodo di sostegno, di cambiamento di postura.
Nel corso della vita camminiamo, corriamo, nuotiamo, stiamo seduti, accavalliamo le gambe, facciamo ginnastica e le anche sono sempre lì ad articolare il femore, a sostenere con il bacino tutta la nostra schiena….un lavoro usurante ! 
                                                                                                                                                               E purtroppo nel tempo possono subire traumi proprio da usura, perché anche le cartilagini hanno una loro durata e se non tutelate si consumano e iniziano i dolori.
 

Coxartrosi: è l’artrosi dell’anca e può insorgere con l’età. Il sintomo peculiare è il dolore all’inguine, che da tormento quando si cammina. Questo campanello d’allarme può risuonare anche in soggetti più giovani ed essere segnale di un’infiammazione artritica.

> Infiammazione: a volte si avvertono dolori laterali all’anca, ma non sono propri dell’articolazione ossea in sé ma del gluteo medio, ovvero del muscolo che come una sorta di ventaglio triangolare si estende dalla cresta iliaca fino ad inserirsi nel trocantere.
Funziona come abduttore della coscia e mantiene l’equilibrio del bacino in caso di appoggio su una sola gamba.
Quando questi fasci muscolari si infiammano dando origine ad una tendinopatia o quando si manifesta una borsite del trocantere il dolore che si avverte coinvolge il fianco, la muscolatura della coscia e del gluteo con un irrigidimento che limita la deambulazione.
Esistono molte altre patologie attinenti l’anca, la sua articolazione, la muscolatura e i suoi inserimenti, anche particolarmente gravi, come displasie, neoplasie, ma di molto più complessa dissertazione che non rientra in questo nostro ambito.

Rimedi per il dolore all’anca

Collagene: è un elemento costitutivo del nostro apparato locomotore, una proteina che in parte è prodotta dal nostro organismo e in parte viene sintetizzata da proteine alimentari.
Purtroppo con l’età perdiamo quote di collagene ogni giorno, a causa dei radicali liberi e dell’usura. Possiamo integrarlo con alcuni preparati atti a incrementarne la quota disponibile, come il collagene idrolizzato e l’acido ialuronico.

Glucosamina: anche la glucosamina è già presente nei nostri tessuti connettivi. Accresce e mantiene le cartilagini e il liquido sinoviale. Possiamo aiutarci con degli integratori di glucosamina, si a di origine animale sia vegetale.
Spesso la glucosamina è in associazione al metilsulfonilmetano (MSM) che potenzia l’azione protettiva delle cartilagini.

Boswellia: la Boswellia è un antinfiammatorio e un analgesico naturale. Migliora la condizione dolente, riduce eventuali gonfiori o edemi, disinfiamma. Possiede proprietà protettive contro enzimi dall’azione deteriorante dei tessuti elastici e del connettivo.