sabato 8 febbraio 2014

ATTACCHI DI PANICO

"O caro  Pan e voi altri Dei che siete in questo luogo, concedetemi di diventare bello di  dentro, e che tutte le cose che ho di fuori siano in accordo con quelle che ho dentro..". Con questa preghiera di Socrate, grande filosofo greco, ci avviciniamo alla valenza evolutiva degli attacchi di panico, che dal Dio Pan prendono il nome, preziosi messaggi, che dal profondo dl nostro Sé, ci riconnettono al ricordo della nostra unità.
Il Dio Pan, mezzo uomo e mezzo capra, cosi brutto che, pare, spaventò la madre stessa, è il simbolo dell'istinto vitale godereccio, tutto  fertilità e fecondità. Dedito   a pascolare greggi, allevare api e suonare il flauto nella calma bucolica di una natura amica, si divertiva a comparire improvvisamente davanti a chi stava facendo un pisolino pomeridiano, provocando terrore e angoscia tali che le "vittime credevano di essere sul punto di morire. Il fatto che il padre di Pan fosse Ermes, il messaggero degli dei, rende ancora più evidente il ruolo della crisi di panico come potente "messaggio" di paura.
L'attacco di panico non è un disagio dai tratti gentili che procede per gradi, ma è una tempesta che ci assale  all'improvviso e che ci lascia con il terrore che si ripresenti  di nuovo.Durante un attacco di panico il centro del respiro attiva un  messaggio erroneo di mancanza d'aria, causando una serie di manifestazioni  somatiche che hanno la caratteristica di in controllabilità.Lo stato d'animo che si accompagna è di angoscia, disperazione, di soffocamento. Gli attacchi di panico arrivano quando si fa fatica a percepire la propria multidimensionalità  e ci si ritrova a pezzi. Il corpo non comunica con le emozioni, la mente pare procedere solitaria. Lo spirito tace e non manda segnali, oppure pare appartenere ad un'altra storia. L'intensità della paura non è affatto proporzionale alla situazione corrente ci si trova completamente indifesi e incapaci di reagire. E' un esperienza terrificante, il disturbo porta ad altre complicazioni quali fobie,depressione, abuso di farmaci con gravi conseguenze sulla salute psicofisica. Recenti statistiche ritengono che in Italia il 10% della popolazione sperimenta uno o più attacchi di panico, con una prevalenza tra i 20 e i 40 anni.
La Floriterapia è di grande aiuto, non tanto per sedare i sintomi ma per capire da quale emozione scaturisce.Partiamo dai fiori di Bach.
ROCK ROSE aiuta a non confondere la voce del Sè con quella dell'Ego e a non avere paura della morte di quei piccoli Io che è ora di lasciar andare.Lavora sull'ignoranza sulla dimenticanza di sé  e per questo non permette alla para di  lasciarci attoniti.
CHERRY PLUM Ci accompagna a guardare in faccia l'ombra senza perdere il controllo.
STAR OF BETHLEHEM riconnette i pezzi sparsi sanando le ferite riportandoci interi in questo spaszio e tempo.
RESCUE REMEDY con la sua funzione SOS è utilissimo  per riportare in equilibrio immediato quella serie di sintomi che, a catena, si "scatenano" uno dopo l'altro durante  l'attacco di panico. In questo caso è utile  assumere 12 gocce in mezzo litro d'acqua da sorseggiare oppure 1 goccia sotto la lingua anche ogni dieci minuti.
FICUS CARICA GEMME MG è il rimedio che grazie alla sua attività riarmonizzante a livello neurovegetativo aiuta a contenere l'espansione dell'attacco.
GIUGGIOLO MG è utile quando la situazione non si esaurisce con l'attacco ma rimane nella persona una sensazione piuttosto forte  di paura, di preoccupazione, di timore che l'attacco si ripeta.
CISTO MG è utile quando la paura della crisi diventa più problematica della crisi stessa.
Anche l'Aromaterapia ci viene in soccorso, Limone Bergamotto, Solidago, Basilico e Sandalo sono oli essenziali che sono in grado di contrastare e gestire la paura.

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