venerdì 3 ottobre 2014

OTTOBRE

Ottobre è un mese di transizione: raccoglie l’eredità tiepida di settembre e la conduce verso le brume novembrine, mentre i giorni si fanno sempre più corti e il sole declina sempre più verso sud, fino a toccare il punto più basso sul ’orizzonte nel solstizio d’inverno. Era il mese fondamentale dell’economia agricola, delle popolazioni rurali perché alla fine di ottobre cominciava la semina e, quindi, l’anno nuovo. I resti di questa tradizione sopravvivono nella festa di Halloween, la notte del 31 ottobre, corrispondente alla celtica Samain, una sorta di carnevale autunnale che segnava la fine dell’anno. Come in ogni momento di passaggio, venivano sovvertite le regole vitali in un Caos fecondo: per una notte morti e vivi si mescolavano per celebrare la rinascita del cosmo e la riedificazione Siamo entrati nel mese della Bilancia che è una piccola e debole costellazione ed è l’unica dello zodiaco che non abbia le sembianze di un essere animato del mondo ordinario.
  Il geroglifico della Bilancia si compone di due linee orizzontali, di cui la superiore è sormontata da un semicerchio. Le due linee rappresentano l’energia positiva e l’energia ricettiva in un giusto rapporto armonico, dove tuttavia la prima prevale sulla seconda. È l’armonia, dunque, a informare questo segno. Infatti, lo sguardo della Bilancia è più logico che edonista e vede sempre, in qualsiasi circostanza, il rovescio della medaglia. Non dà mai nulla per scontato perché c’è sempre la possibilità che gli Altri abbiano ragione. La necessità di valutare sempre i pro e i contro di ogni questione fa sì che si arrivi al giudizio e, quindi, nella Bilancia troviamo la facoltà giudicante propria della giustizia e alla base del rapporto col prossimo vi è un principio di equità più che di slancio affettivo. 
Venere in Bilancia dà un’affettività oblativa che si basa sul rispetto dei diritti delle persone amate che si riconosce sul lungo tempo, come vuole l’altro signore della Bilancia che è Saturno. Venere è anche il senso estetico che in Bilancia è molto forte. I gusti raffinati della Bilancia arrivano alla schizzinosità e possono diventare una ricerca di gusti armoniosi. Con l’esaltazione di Nettuno per trasparenza in Bilancia il senso estetico diventa ricerca della forma, se non addirittura della perfezione“Gli amori più delicati, belli e gentili fioriscono sotto la betulla” è quello che si legge negli antichi ricettari di magia amorosa. La betulla è particolarmente affine ai Bilancia, ai quali si consiglia di portare con sé un rametto di betulla per incontrare l’amore. La betulla è indicata in caso di dermatiti secche e squamose. È dotata di un efficace potere diuretico, utile per il trattamento di ritenzione idrica, edemi, cellulite e massaggi drenanti. La Betulla agisce anche a livello dei tubuli renali con aumento della secrezione di acqua e di urea. 
La pelle è uno scudo perfetto che la natura ci ha fornito e che ci protegge ogni giorno dall’esterno. Proteggerci ma non solo: la pelle è la dimensione che sta tra “il fuori” e “il dentro”, una corazza che viene continuamente sollecitata dall’ambiente in cui viviamo e dalle emozioni che proviamo.
Sulla pelle si disegna continuamente il linguaggio dell’anima. Rossori, brufoli, acne, psoriasi, eczemi raccontano le cose che non osiamo dirci, le parole che non esprimiamo, le emozioni che non tiriamo fuori. È il mistero del linguaggio del corpo che la pelle racconta più di tutti gli altri organi. E così questo tessuto che rappresenta il confine tra noi e il mondo, scrive su di sé tutti i nostri segreti.Semplici arrossamenti, piccole irritazioni, leggere variazioni cutanee: nell’antichità anche i disturbi più lievi della pelle erano visti con sospetto. La cute era considerata uno dei “territori del diavolo”, il demonio, che secondo i detti popolari segnalava la sua presenza preferibilmente con manifestazioni cutanee di ogni tipo. Le soluzioni, di conseguenza, erano estreme: in molti casi, quando le malattie apparivano gravi si arrivava anche a bruciare viva la persona (Medioevo) o ad obbligarla a recitare preghiere per tre giorni e tre notti intere (XIV secolo). Anche per le popolazioni orientali, una pelle malata era sinonimo di impurità: per ritrovare l’equilibrio si era costretti ad immergersi in sali bollenti ed ancora più urticanti. Per gli antichi romani, invece, le soluzioni giuste erano bagni termali in acque di mare o sulfuree; per gli Egizi, oli profumati alleviavano qualsiasi malanno “di superficie”.La pelle rappresenta la parte visibile del nostro corpo, quella che poniamo in relazione con gli altri ed il confine che ci delimita e fa di ogni soggetto un'unità individuale. È una superficie che riflette tutti gli organi interni. Ogni turbativa di uno degli organi interni viene proiettata sulla pelle ed ogni stimolazione di una zona corrispondente della pelle viene condotta verso l’interno, al rispettivo organo. Tutte le terapie delle zone riflesse si basano su questo rapporto. L’esperto vede e controlla sulla pelle lo stato degli organi e li tratta intervenendo sulle zone di proiezione sulla pelle. Quando avviene qualcosa sulla pelle – un arrossamento, un gonfiore, un’infiammazione, un prurito, un ascesso – il punto in cui avviene questo non è mai casuale, ma indica un processo interiore corrispondente. La pelle non mostra soltanto il nostro stato organico interno, ma in lei si rivelano anche tutti i nostri processi e le nostre reazioni psichiche. Una parte di questi si mostra in modo così chiaro che tutti lo possono rilevare: si diviene rossi di vergogna e pallidi di paura, si suda per il terrore o l’agitazione, i capelli si rizzano o ci viene la pelle d’oca. 
Se la pelle rivela già tanta parte della nostra interiorità, è ipotizzabile non soltanto di doverla curare con particolare cura, ma anche di poter manipolare il suo aspetto. Questa impresa ingannatoria si chiama cosmesi. Se la pelle è l’aspetto esteriore dell’interiorità, ogni tentativo di modificare artificialmente questa espressione è un atto disonesto. Si finge di avere qualcosa che non si ha. Si costruisce una facciata finta e la corrispondenza di facciata e forma va perduta. 
Sotto una pelle molto sensibile si nasconde anche un’anima molto sensibile, mentre una pelle solida, resistente fa pensare piuttosto ad una scorza robusta; la pelle sudaticcia ci mostra l’insicurezza e la paura del nostro interlocutore, la pelle arrossata l’eccitazione. 
La pelle può rompersi per patologia interna (infiammazioni, ascessi, eruzioni) o esterne (ferite, operazioni). In entrambi i casi il nostro confine viene messo in forse.
Il rossore pudico è la paura di arrossire che si manifesta con rossore diffuso, per lo più al volto, e che rende visibile a tutti il disagio interiore. Rappresenta una risposta emotiva intensa come vergogna, rabbia, paura, che si manifesta nei momenti di socialità. Tipica del periodo dell’adolescenza, nell’adulto con spiccata personalità narcisistica, può anche esprimere la mancanza di coraggio a vivere apertamente il proprio esibizionismo.Per quanto riguarda il prurito che si accompagna a questa manifestazione, la sua dinamica riporta a qualcosa che è in fermento all’interno della persona e che serve a richiamare l’attenzione su una specifica zona corporea. Quando il prurito si presenta senza concomitanti manifestazioni cutanee, può indicare la presenza di un conflitto interiore della persona con la propria aggressività che non affiora neppure in superficie, restando invisibile agli altri. La menta piperita per via esterna calma i pruriti e le infiammazioni della cute. Sul corpo è meglio applicare la tintura madre di menta, dopo averla diluita con un po’ d’acqua ed aver imbevuto spugnette o compresse di cotone. I gemmoderivati Alnus Glutinosa e Ribes nigrum, assunti insieme, 50 gocce di ognuno al giorno. Alnus glutinosa è particolarmente efficace per combattere le irritazioni in fase acuta; il Ribes nigrum rafforza il sistema immunitario, stimolando il rilascio da parte delle ghiandole endocrine di sostanze antinfiammatorie e antiallergiche.  I brufoli rappresentano simbolicamente una ribellione non diversamente espressa, qualcosa che si oppone alle regole, al'ideale, che “arrossisce” dalla rabbia per poi esplodere. 
Tra i fiori di Bach, Crab Apple per un’acne che ci protegge: quando ci sentiamo spaventati dal'esterno, quando crediamo di essere sempre gli “ultimi” e ci appare impossibile anche un minimo approccio disinvolto verso gli altri, questo rimedio è quello giusto. In questo caso l’acne diventa una maschera che ci allontana e che allontana il mondo: una vera e propria barriera psicologica che ci chiude e ci isola.Molte sono le patologie che affliggono la pelle eczema, psoriasi, ecc...ma di questo ne parleremo nel prossimo articolo e cosi pure dei rimedi da utilizzare. Volevo, in chiusura ricordarvi che la pelle matura necessita, oltre che di sostanze idratanti e restitutrice del tessuto epidermico, di un’azione specificamente anti-età. La miscellanea di oli essenziali è un cocktail perfetto: olio di Rosa Musqueta e di avocado per nutrire, camomilla per disintossicare eventuali parti arrossate: patchouli e incenso come essenze anti-ossidanti ed infine l' di Argan che salvaguarda la circolazione e la microcircolazione sanguigna, ossigenando l’epidermide. Ora siamo all'inizio dell’autunno ed è il momento di purificare fegato e reni. Per quanto concerne la purificazione dei reni e delle vie urinarie, è prescritto il ginepro. La sua azione è potente perché le bacche hanno proprietà sia diuretiche che antisettiche.

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