sabato 20 settembre 2014

MANI

Le mani rappresentano il nostro organo d'azione col quale afferriamo, stringiamo, prendiamo in mano la vita, facciamo pace, curiamo gli ammalati, accarezziamo e  benediciamo ma anche manipoliamo.
Ogni bambino piccolo imparano con le mani a (ri)conoscere il mondo
Secondo Darwin la mano è l'organo che distingue l'uomo dagli altri primati e non avrebbe mai raggiunto il suo posto predominante nel mondo senza l'uso delle mani.
 L’atto di porgere la mano in segno di saluto risale ad un tempo in cui gli uomini, dotati di maggiori capacità intuitive, erano in grado di capire come cosa ovvia il linguaggio delle mani. Quando anche noi oggi suggelliamo un affare con una stretta di mano, ricorriamo ad un gesto che è simbolo di sincerità la stretta di mano conferma che le trattative sono state concluse con perfetto accordo da entrambe le parti.
Il linguaggio delle mani fa capire molte cose, senza bisogno di ricorrere all'interpretazione delle diverse linee o all'analisi della calligrafia. 
Le mani sono organi molto individualisti. Due mani non sono mai del tutto uguali tra di loro. I criminologi sfruttano questo dato di fatto e scoprono l’identità di una persona dalle impronte digitali. Nel campo della comunicazione non verbale, le mani sono affidabili come la bocca e molto più sincere dei contenuti verbali. Anche la loro temperatura consente di formulare giudizi importanti. Le mani calde esprimono il desiderio di contatto, vengono dal cuore come il sangue che le riscalda. Le mani fredde, invece, comunicano distacco, non sono ben irrorate ed indicano che il loro possessore trattiene la sua forza vitale e non è disposto ad incontrare gli altri. Quelle fredde ma sudate esprimono la paura. Il sudore freddo indica che il soggetto in questione vive in modo tormentato la comunicazione con gli altri. Le mani forti e ben irrorate, che stringono energicamente la mano dell’altro in segno di saluto, appartengono a chi è abituato ad affrontare direttamente la vita. Le mani delicate e sensibili che, pur se prive di grande vigore fisico, sentono ed esprimono moltissimo ed appartengono a persone dotate di una forte sensibilità.
Esistono, poi, tante situazioni di passaggio. Il solo fatto che ognuno ha una propria calligrafia, ricca di significati specifici sia in senso concreto che traslato, rivela la vasta gamma di possibilità espressive che caratterizza le mani.
La mano chiusa esprime falsità e anche disonestà, ma anche limitatezza e quindi paura. Il pollice stretto tra le dita è nei bambini un segno tipico di paura e di insicurezza. Il pugno nascosto nella tasca esprime paura e insieme aggressività. Il pugno chiuso viene consapevolmente scelto come simbolo, come nel movimento dei lavoratori decisi e combattivi. Nella vita quotidiana, il pugno chiuso indica minaccia, desiderio di vendetta e volontà di combattere. Il pollice che sta solo di fronte alle altre quattro dita, è simbolo di unità e individualità. Se viene chiuso tra le dita, evidenzia bisogno di protezione e al tempo stesso paura e aggressività che, come è noto, è la miglior difesa. 
La mano rattrappita è una malattia in cui lo strato fibroso del palmo della mano si contrae a partire dal dito più piccolo e col passare del tempo la mano finisce per chiudersi completamente. È un sintomo di insincerità e di paura. La mano che si contrae presenta nell'ispessimento della cute un’immagine di avidità. La malattia colpisce generalmente le mani, limitando di conseguenza la loro capacità d’azione. Il lato colpito permette un’ulteriore differenziazione. Se è la mano sinistra ad essere colpita, viene immediatamente nascosta e analoga sorte spetta al lato sinistro femminile. Se la malattia colpisce a destra, la situazione è socialmente più difficile, si è costretti a salutare porgendo la sinistra. La mano destra, capace di esercitare la forza, viene nascosta e al suo posto viene presentata l’innocente sinistra.
Le unghie sono annessi cutanei che svolgono un’importante funzione protettiva, se le unghie subiscono un’alterazione, oltre a questioni estetiche, ci sono ripercussioni sulla salute. Avere unghie sane e belle è sintomo di buona salute, per questo è molto importante la cura di questi annessi cutanei con piccoli accorgimenti alimentari e cosmetici.Ogni stagione ha il suo balsamo, quindi al ritorno alle attività quotidiane ricordiamoci di curare le nostre mani e le nostre unghie. Quello di settembre è l’issopo, capace di ridarci il tono per riprendere il lavoro dopo il riposo estivo. Si prendono 5-6 gocce di olio essenziale e si massaggia sulla colonna vertebrale (dal basso verso l’alto) fino alla nuca. A chi, invece, si è dedicato troppo, in vacanza, agli stravizi alimentari oppure ha ecceduto in pigrizia è consigliato l’utilizzo del cipresso, capace di dare una sferzata di energia. Massaggiare con 5-6 gocce di cipresso le tempie e la fronte per 4-5 minuti (3 volte al giorno): il suo odore balsamico spegne la pesantezza mentale ed allontana i pensieri e le preoccupazioni lavorative.
In caso di astenia, umore malinconico o leggera depressione è efficace l’essenza di gelsomino, ritenuta anche un buon afrodisiaco. 2-3 gocce di olio essenziale nel diffusore o su di un fazzoletto ed odorarlo al bisogno per qualche minuto anche più volte al giorno.
La spossatezza di settembre è una sindrome comune a molti. Prima di tutto c’è un’astenia da rientro che colpisce chi, dopo essersi riposato, al rientro si sente più stanco di prima: si sente oppresso dalla ripetitività del quotidiano e non ha la forza di riprendere le normali abitudini. C’è poi chi si trova di colpo ad affrontare impegni di lavoro molto gravosi e quindi il brusco passaggio dal relax ad una vita frenetica comporta un improvviso esaurimento fisico e mentale. Massaggiamo 6 gocce di olio essenziale di finocchio diluite in un cucchiaio di olio di oliva sui punti in cui risentiamo di crampi e indolenzimento muscolare.

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